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BELLINZONALa nuova passerella di Bellinzona scivola nella polemica

21.11.11 - 12:16
A meno di un mese dall'inaugurazione sono già comparsi i primi cartelli d'avviso: la passerella è scivolosa
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La nuova passerella di Bellinzona scivola nella polemica
A meno di un mese dall'inaugurazione sono già comparsi i primi cartelli d'avviso: la passerella è scivolosa

BELLINZONA - La passerella ciclopedonale tra Monte Carasso e Bellinzona ha vissuto un parto lungo e travagliato. Ma i primi giorni di vita non sono da meno. Sembra infatti che la sua superficie, specialmente nelle prime ore del mattino, sia resa scivolosa dalla brina, rendendone difficoltoso l'attraversamento.

Credito da 5 milioni - La costruzione della passerella, resasi necessaria in seguito alla sopressione dei marciapiedi sul ponte di Via Tatti, era stata decisa dal Consiglio di Stato il 25 novembre 2008. Il relativo credito da 5 milioni era stato poi approvato dal Gran Consiglio il 16 febbraio 2009.

Legno tarlato - I lavori erano iniziati nel maggio 2010 e la passerella, lunga 205 metri e larga 3, era stata posata il 30 maggio scorso. Ma l'inaugurazione, inizialmente prevista per il 21 luglio, dovette essere rimandata a causa di una fornitura di legname parzialmente difettosa. Infatti il legno, proveniente dall'Asia, presentava dei segni di fessurazione e di tarlatura. La vicenda spinse alcuni deputati (prima firmataria Amanda Rückert) a presentare un'interrogazione parlamentare, chiedendo tra l'altro come mai non si fosse fatto affidamento a legname di provenienza locale. Il Governo, nella sua risposta, spiegò che il legno asiatico era stato scelto per i minori costi di manutenzione che avrebbe comportato.

Inaugurazione - Lo scorso 28 ottobre la passerella ha poi finalmente potuto essere inaugurata e messa a disposizione del pubblico.

Ma, a quanto sembra, le spese di manutenzione di quella che rappresenta un importante tassello della mobilità regionale potrebbero rivelarsi maggiori del previsto. Infatti la superficie, così com'è adesso, è resa sdruccievole dal freddo.

Scivolamento - Settimana scorsa una signora sarebbe caduta, riportando alcune ferite, mentre attraversava la passerella resa scivolosa dallo strato di brina. L'episodio deve essere giunto anche alle orecchie delle autorità competenti, in questo caso il Cantone, visto che pochi giorni dopo sono comparsi alle estremità della passerella due cartelli che avvisano l'utenza della scivolosità della carreggiata. Due cartelli provvisori che di certo non possono costituire la soluzione finale al problema.

E, a meno di un mese dall'inaugurazione, c'è già chi nutre qualche dubbio sulla reale affidabilità e sicurezza dell'opera. Soprattutto considerando che, a maggior ragione sul fiume, la presenza di brina, se non di ghiaccio, è una costante del lungo inverno ticinese.

Come porre rimedio? - Sulla questione il consigliere comunale bellinzonese Mauro Minotti (Lega) ha scritto oggi al Consiglio di Stato per sapere se è a conoscenza della problematica e come intende porvi rimedio. Inoltre Minotti chiede come mai su tutto il tratto tra Monte Carasso e Bellinzona non siano stati posati cestini per rifiuti e contenitori per gli escrementi dei cani.

Spazzatura ovunque - Da quanto raccontano i frequentatori abituali della zona, infatti, l'abbandono di sacchetti contenenti escrementi ed altri rifiuti vari sarebbe all'ordine del giorno intorno alla passerella, una pratica istigata dall'assenza di cestini.

Che non siano stati piazzati per non rovinare l'estetica della passerella? Non si sa. Quel che si sa è che i rifiuti abbandonati nei prati l'estetica non la migliorano di certo.

Attenzione! - Quel che intanto si può consigliare invece, almeno fino ad eventuali lavori di sistemazione della carreggiata, è di fare molta attenzione nell'attraversamento della passerella. Sembra nuova fiammante, ma la scivolata è dietro l'angolo, e il fiume appena sotto.

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