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TICINONoi, ragazzi della Street Parade: "Non siamo una generazione perduta"

13.08.10 - 14:25
Saranno diverse centinaia i giovani che sabato saranno a Zurigo. "Andiamo per la gente e per la musica, la droga non c'interessa"
Keystone
Noi, ragazzi della Street Parade: "Non siamo una generazione perduta"
Saranno diverse centinaia i giovani che sabato saranno a Zurigo. "Andiamo per la gente e per la musica, la droga non c'interessa"

LUGANO – La Street Parade si avvicina. La manifestazione musicale, che richiama ogni anno svariate decine di migliaia di fans della musica elettronica, si terrà domani a Zurigo. Anche in Ticino fervono i preparativi: treni speciali porteranno oltre Gottardo centinaia di ragazzi ticinesi. Due di loro sono Patrick e Mattia, abitano entrambi nel Luganese. Non sarà la prima volta, per loro, alla Street Parade.

Qual è il significato di una manifestazione come la Street Parade?
P: E’ un avvenimento molto interessante, che raccoglie persone di tutti i paesi, soprattutto appassionati di musica elettronica. Mi piace che si stia tutti insieme tutto il giorno, e si possa incontrare gente nuova e stravagante.
M: La cosa che preferisco è la possibilità d’incontrare tante persone, che vengono da molti paesi. Una cosa che mi colpisce è il grande contrasto con l’ambiente ticinese, limitato e con poca offerta, soprattutto per i giovani.

Sfrutterai i treni speciali allestiti per l’occasione?
P: No, salirò già venerdì per trovare degli amici. Poi, con calma, dopo pranzo, ci uniremo alla festa, almeno durante la giornata. La sera è una cosa differente.
M: Ho sempre usato il treno di Rete Tre, è il modo migliore per salire a Zurigo.

Quanto è diversa la Street Parade di giorno dalla sua prosecuzione notturna?
P: Beh, un po’ di differenza c’è. Di giorno la situazione sembra più tranquilla, visto che ci sono anche adulti, e famiglie con bambini. Di sera, con le feste private e a pagamento, le cose sono un po’ diverse.
M: Durante il giorno è una festa per tutti. La sera, con l’oscurità, è normale che le cose cambino, e qualcuno compie cose che si preferisce non fare alla luce del sole.

Droga - Il riferimento, tra le righe ma inequivocabile, è alla droga, tallone d’Achille e principale bersaglio degli oppositori di queste manifestazioni. Che la droga giri, alla Street Parade, sarebbe puerile e anche stupido negarlo. Ce ne sarà molta, tanto da indurre l’associazione Dipendenze Info Svizzera a stilare un comunicato stampa con una sorta di vademecum da tenere presente durante la manifestazione. Consigli per “contenere i rischi”, come essi stessi dichiarano, senza farsi illusioni. I suggerimenti vanno da “Non consumate mai droga da soli! Informate chi vi conosce sulle sostanze ingerite” a “Concedetevi delle pause! Evitate di assumere droghe a ripetizione: quando l'effetto di una sostanza finisce, non passate subito alla prossima, fate una pausa e rilassatevi”. Consigli di buon senso, e con una massiccia dose di realismo, che hanno già destato qualche polemica.

La Street Parade è solo droga?
P: No, non è solo droga. E’ chiaro che ci sia, visto che alla Street Parade c’è proprio di tutto. Chi si droga non lo fa spudoratamente, almeno di solito. Sicuramente qualcuno va a Zurigo solo per drogarsi, ma ho visto anche tanti ragazzi che non prendono nulla, al massimo un paio di birre, e la sera sono stravolti. Ma solo di stanchezza, per aver ballato troppo!
M: Che ci sia lo sanno tutti, è ovvio. Ma non è solo droga, la Street Parade! Secondo me è soprattutto musica.

“Una generazione perduta” – Roventi polemiche ha suscitato, in questi giorni, una dichiarazione del vescovo ausiliario di Salisburgo Andreas Laun, che ha definito “una punizione divina” la morte dei ragazzi partecipanti alla Love Parade di Duisburg. Non solo: Laun, che ha rilasciato pesanti dichiarazioni ad un portale web, ha affermato che "la Love Parade e la partecipazione ad essa, a prescindere dalla sua immagine ripugnante, costituiscono una sorta di ribellione contro la Creazione e contro l'ordine divino, sono un peccato e un invito al peccato". Inoltre: “Dio ha punito una generazione perduta”.

Come consideri le dichiarazioni del vescovo austriaco? Ti senti parte di una “generazione perduta”?
P: Non concordo per niente. Prima di quest’anno non era mai successo niente, e poi queste feste non si possono condannare così. Bisogna conoscere le cose prima di giudicare. E poi non credo che si riunisce per queste feste sia una persona “perduta”.
M: Non è possibile. Non si deve considerare quanto accaduto in Germania in questo modo. Soprattutto pensando che le responsabilità della tragedia sono degli organizzatori.

Credi che manifestazioni di questo tipo siano pericolose?
P: Penso di no. Alla Love Parade sono stati fatti parecchi errori, e forse c’era troppa gente. A Zurigo andrà diversamente.
M: Non sono manifestazioni pericolose, ma bisogna stare attenti a come si organizzano. A Duisburg, a quanto ho letto, c’era molta più gente del dovuto, e la situazione è stata gestita male. Zurigo ha ben altre possibilità.

Sei quindi tranquillo?
P: Sì. Gli organizzatori svizzeri avranno sicuramente incrementato le misure di sicurezza. Sono tranquillo, non dovrebbe succedere niente. A Zurigo non ci sarà un “tunnel della morte”.
M: Sicuramente.

Fabio Caironi

Foto Keystone Eddy Risch

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