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LUGANOAsilanti tra affermazioni inveritiere e silenzi qualificati

30.01.09 - 15:56
Asilanti tra affermazioni inveritiere e silenzi qualificati

LUGANO – “La presa di posizione del 29 gennaio 2009 del Consiglio di Stato sull’aberrante collocamento di asilanti in via Nassa a Lugano suscita perplessità, come pure le precedenti dichiarazioni governative sul tema” afferma il gruppo parlamentare della Lega.

“Vistosamente falsa ad esempio l’asserzione dell’Esecutivo cantonale secondo cui gli asilanti spacciatori attivi a Lugano non risiederebbero in città” affermano con enfasi Attilio Bignasca e Lorenzo Quadri, firmatari dell’interrogazione. A stupire i due leghisti è anche il fatto che il “CdS invochi la collaborazione da parte dei Comuni per il collocamento di asilanti in albergo, quando questo collocamento avviene senza coinvolgere in alcun modo e nemmeno avvertire l’autorità comunale”.

“Chi chiede collaborazione dovrebbe anche essere il primo ad offrirla, ciò che non è ora il caso” affermano in conclusione i due firmatari dell’interrogazione che in seguito pongono una serie di domande all’esecutivo cantonale.
“Come mai malgrado gli asilanti fossero collocati in Via Nassa da novembre, il CdS l’ha sempre taciuto nonostante le esplicite richieste in tal senso?” domandano i due leghisti che in seguito fanno notare che “alla domanda presentata nell’interrogazione 271.08 (8 dicembre 08)”Quanti richiedenti l’asilo alloggiano attualmente in strutture alberghiere? Quanti e in quali?’ il CdS, nella sua risposta, non ha indicato quali sono gli alberghi che alloggiano asilanti, come invece era stato richiesto”.
I deputati leghisti che hanno inoltrato l’interrogazione a nome dell’intero gruppo parlamentare fanno in seguito notare che “la risposta all’interrogazione 271.08 è stata fornita in tempo di record (una decina di giorni), ciò che di per sé è positivo, non fosse che nelle 2/3 settimane successive il numero di asilanti collocati in albergo è passato da 70 ad almeno 170”. “La risposta è forse stata eccezionalmente tempestiva con l’obiettivo di fornire una cifra contenuta, nella consapevolezza che quest’ultima avrebbe conosciuto un’impennata nel giro di breve tempo?” domandano Bignasca e Quadri al CdS.
“In un’intervista alla Regione del 29 gennaio, il responsabile della Divisione dell’Azione sociale e delle famiglie afferma che "ci sono due commissari della polizia cantonale con cui abbiamo contatti permanenti". Si tratta di contatti istituzionalizzati o informali?” chiede il gruppo leghista il quale poi si rivolge all’esecutivo cantonale per sapere “per quale motivo le autorità comunali non vengono informate del collocamento di richiedenti l’asilo in alberghi siti sul loro territorio?”.
La serie di domande continua riferendosi all’affermazione del CdS “secondo cui gli asilanti che svolgono attività illecite su territorio di Lugano non risiederebbero a Lugano” e sottolineando che tale asserzione “è smentita dai rapporti di polizia, ed infatti i protagonisti dei recenti arresti risultavano risiedere proprio a Lugano. Perché si nega l¹evidenza?”.
“Il CdS nel suo comunicato indica la volontà di individuare ‘centri di protezione civile idonei’ per far fronte all’emergenza asilanti. Cosa si intende per ‘idonei’? Forse ciò che è ‘idoneo’ per il cittadino svizzero potrebbe non esserlo per un richiedente l’asilo o sedicente tale?” chiede il gruppo leghista al CdS.
Con l’ultima domanda il gruppo leghista chiede: “quanti dei 25 milioni di Fr di aiuti extra promessi dalla Confederazione ai Cantoni per far fronte all’emergenza asilanti sono destinati al Ticino?”.

 

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