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BERNAIl Consiglio federale dichiara guerra ai matrimoni forzati

05.11.08 - 11:04
Il Consiglio federale dichiara guerra ai matrimoni forzati
BERNA - Il Consiglio federale vuole intensificare la lotta contro i matrimoni forzati e rendere più severe le disposizioni relative alle unioni con minorenni. L'esecutivo ha quindi avviato oggi la procedura di consultazione - che si concluderà il 15 febbraio - su tali proposte così come chiesto da una mozione dell'ex consigliera agli Stati Trix Heberlein (PLR/ZH).

Già oggi in virtù del diritto in vigore l'ufficiale di stato civile deve rifiutarsi di celebrare il matrimonio se appare manifesto che non è contratto per libera volontà. "Per dare un chiaro segnale" il governo intende però inserire nel Codice civile (CC) una disposizione esplicita secondo cui "l'ufficiale civile deve accertarsi che i fidanzati non contraggono matrimonio perché costretti". In caso di dubbio, il funzionario deve essere autorizzato a sentire i fidanzati, insieme e separatamente. In futuro l'autorità cantonale potrebbe inoltre annullare d'ufficio il matrimonio se non è stato contratto per libera volontà o se uno degli sposi non aveva ancora compiuto 18 anni al momento delle nozze.

Il Consiglio federale, tramite una modifica della Legge federale sul diritto internazionale privato (LDIP), non vuole dunque più tollerare matrimoni con minorenni: in futuro in Svizzera i matrimoni con persone che non hanno ancora compiuto 18 anni sarebbero così vietati pure per gli stranieri, anche nel caso in cui ciò sia permesso nel loro Paese d'origine. Inoltre i matrimoni con minori contratti all'estero non sarebbero di regola più tollerati.

Il Consiglio federale non ritiene tuttavia che sia necessario intervenire nell'ambito del diritto penale. Il Codice penale non prevede disposizioni esplicite per sanzionare i matrimoni forzati. Questi rientrano tuttavia nel reato di coazione, sono perseguiti d'ufficio e sanzionati con una pena detentiva fino a tre anni o con una pena pecuniaria.



ATS
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