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TICINOFebbre da poker, in fila per il Texas Hold'em

20.03.08 - 10:15
Il famoso gioco del poker su modello americano contagia il Ticino. File di giocatori per partecipare ai tornei. Domani sera si disputa il terzo torneo a Gordola. Un successo senza precedenti che stupisce lo stesso organizzatore Adrian Unterfinger che attorno a PokerTicino è riuscito a creare una numerosa comunità di giocatori, e che ci tiene a sottolineare: "È uno sport e non un gioco d'azzardo"
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Febbre da poker, in fila per il Texas Hold'em
Il famoso gioco del poker su modello americano contagia il Ticino. File di giocatori per partecipare ai tornei. Domani sera si disputa il terzo torneo a Gordola. Un successo senza precedenti che stupisce lo stesso organizzatore Adrian Unterfinger che attorno a PokerTicino è riuscito a creare una numerosa comunità di giocatori, e che ci tiene a sottolineare: "È uno sport e non un gioco d'azzardo"

LUGANO - Febbre da poker in Ticino. Il famoso gioco che ha già spopolato all'estero e che ha conosciuto un vero boom anche nella Svizzera tedesca, finisce per contagiare anche il Ticino. E così domani sera al Ristorante Borradori a Gordola si terrà il terzo torneo di poker. Sarebbe più giusto definirlo Texas Hold'em, perchè questo è il suo vero nome. È un poker su modello americano che in molti hanno già avuto modo di vedere in tv grazie alle dirette su Sky.

La scorsa settimana a Gordola si è svolto il secondo torneo e le iscrizioni sono state talmente alte da lasciare senza parole gli organizzatori. "Le iscrizioni per il torneo sono andate a ruba nonostante il fatto che sul nostro sito avessimo scritto chiaramente scritto che eravamo al completo, ci sono state persone che si sono ingeniate telefonando addirittura al ristorante, sperando di trovare posto, altri si sono presentati sul posto mettendosi in lista d'attesa. Uno dei più audaci è riuscito pure a risalire ad un numero di telefono di una persona del team". A parlare è Adrian Unterfinger che è riuscito a creare attorno al sito PokerTicino.ch una folta comunità di appassionati. "Tutto è nato per gioco anche attraverso il successo che arrivava dall'estero - racconta ancora Adrian - e ci siamo attivati per chiedere i permessi a Berna. Una volta ricevuto abbiamo lanciato il sito e in breve tempo si è creata una comunità ticinese di giocatori di poker. Sono per lo più trentenni. Ma si sono iscritti anche anziani".

Abbiamo seguito la scorsa settimana il torneo di Gordola. Nel filmato che potete trovare unitamente a questo articolo non c'è traccia delle atmosfere fumose da bisca che tanto cinema hanno ispirato. L'atmosfera era quella di una serata all'insegna del divertimento, della risata e dell'ironia. Perchè il gioco - che in Italia ha contagiato anche parecchi vip come Katia Ricciarelli, Rosita Celentano, Pupo, Marco Baldini, Giulio Scarpati, Alessandro Haber, Paolo Brosio - nulla a che fare con il gioco d'azzardo, e su questo Adrian Unterfinger ci tiene a sottolineare che si tratta di uno sport. "
"Il poker sportivo è diverso dal poker d’azzardo, in quanto al momento dell’iscrizione, ogni giocatore versa una quota fissa, che può variare in base all’importanza del torneo, ricevendo delle fiches da gioco, le quali non hanno un controvalore in soldi. Esaurite le fiches il giocatore viene definitivamente eliminato dal torneo".

Stando ai partecipanti il poker sportivo richiede poco impegno per impararne le regole ma contemporaneamente molta abilità per diventare dei giocatori di alto livello. Una buona dose di fortuna, concentrazione, psicologia e resistenza fisica, sono le doti che un giocatore deve avere per puntare alla vittoria e diventare un buon giocatore, o perchè no, un futuro professionista della disciplina. E in Ticino i buoni giocatori non mancano di certo, come dimostra Claudio "Swissy" Rinaldi, il giocatore più famoso ticinese.

E l'associazione di giocatori è intenzionata a creare altri esperti, come assicura l'ideatore Adrian Unterfinger: "Visto il rassicurante inizio di questa avventura del poker ticinese, siamo pienamente motivati a continuare su questa linea, cioè di migliorare costantemente la qualità dei tornei. Questo significa progressi a livello di organizzazione, regolamenti, sede, materiale e qualsiasi dettaglio necessario alla buona riuscita degli eventi".

Foto Keystone /AP Photo/Laura Rauch


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