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BELLINZONAFFS Cargo, il venerdì nero dei dipendenti

07.03.08 - 10:32
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FFS Cargo, il venerdì nero dei dipendenti

BELLINZONA - Il mondo politico ticinese è costernato dalla decisione di FFS Cargo di ridimensionare le officine di Bellinzona. Dopo la reazione del partito socialista, arriva anche quella del PRL di Bellinzona che si dice sconcertata per la decisione di cancellare 126 posti di lavoro.

"Si tratta di un capitolo nero nella storia di tutta la Regione e di uno schiaffo alla dignità di chi si è sempre impegnato nell’interesse dell’azienda. Particolarmente deprecabile è poi il fatto che qualsiasi appello di sindacati, partiti ed istituzioni sia sin qui stato bellamente ignorato. Il Distretto manifesta altresì piena solidarietà a tutte le famiglie così duramente colpite da questa assurda e indecente decisione".

Intanto a Bellinzona è arrivata anche Nicoletta Noi-Togni, gran consigliera grigionese, a portare sostegno ai dipendenti delle FFS. Lo sciopero dei lavoratori è iniziato questa mattina subito dopo la comunicazione del direttore di FFS Cargo Nicolas Perrin. La partecipazione allo sciopero è quasi totale, sono in pochissimi quelli che hanno ripreso a lavorare. Tra i dipendenti seduti ai tavoli del capannone c'è un senso di profonda tristezza. Attualmente stanno visionando un filmato sulla privatizzazione delle ferrovie inglesi.

Secondo l´ex consigliere nazionale socialista Werner Carobbio si tratta della primo sciopero di personale pubblico in Ticino dal 1918, data dello sciopero generale in Svizzera.

Nel frattempo il consigliere nazionale Fabio Pedrina (PS) ha preannunciato un passo congiunto del mondo politico ticinese presso il Consiglio federale, con lo scopo proprio di fare cambiare idea ai vertici di FFS.

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