I gran consiglieri liberali-radicali W Gianora e Giacomo Garzoli chiedono al Consiglio di Stato quale sia stato il monitoraggio delle violenze commesse da parte di bande giovanili e come intende muoversi per contrastare il fenomeno.
LOCARNO - "L'efferato delitto del giovane locarnese, consumatosi durante i festeggiamenti del carnevale di Locarno, ha lasciato l'intera comunità costernata e incredula". E' questa l'introduzione dei deputati liberali radicali W Gianora e Giacomo Garzoli che si legge nell'interpellanza presentata al Consiglio di Stato in cui si chiede di far luce sulla realtà delle bande giovanili presenti sul nostro territorio.
Secondo i due gran consiglieri infatti "fatti simili, pur commessi da un'esigua minoranza di giovani, sono sempre più frequenti e sono molti gli indizi di comportamenti preoccupanti che attentano alla civile convivenza e alla sicurezza pubblica".
Garzoli e Gianora chiedono ora al Consiglio di Stato di riflettere sì, ma anche di reagire affinché si conduca una azione di contrasto del fenomeno della violenza giovanile "il più possibile efficace e intelligente".
Secondo i due gran consiglieri il cittadino medio ora si interroga perché "vuole sapere se chi ha il compito di vigilare sulla sicurezza pubblica, di garantirla e di prevenire fatti come quello di Locarno, abbia fatto tutto quanto era in suo potere e dovere". Insomma i comportamenti che hanno portato a questa tragedia vanno, secondo i due gran consiglieri non soltanto deplorati, ma impediti con tutte le forze. Forze che, chiedono Gianora e Garzoli, sono sostenute con gli strumenti adeguati per combattere questi fenomeni.