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TICINOQuando la passione si chiama “due ruote”: più di 30.000 moto, oltre 50 club… e record di incidenti

18.07.07 - 07:30
30.568 moto in Ticino. Una cinquantina i club motociclistici in tutto il Cantone. L'aumento degli incidenti con moto sulle nostre strade: nove motociclisti feriti negli ultimi quattro giorni e 184 da inizio anno, e la passione per le due ruote che contagia i giovani. Di tutto questo ne abbiamo parlato con l'ultimo club nato in Ticino: il KTM TiClub, che riunisce gli ammiratori delle celebri moto nere e arancioni. “Moto pericolose? Non c’entra la potenza del veicolo, ma come viene guidato” ci dice Enzo Algis
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Quando la passione si chiama “due ruote”: più di 30.000 moto, oltre 50 club… e record di incidenti
30.568 moto in Ticino. Una cinquantina i club motociclistici in tutto il Cantone. L'aumento degli incidenti con moto sulle nostre strade: nove motociclisti feriti negli ultimi quattro giorni e 184 da inizio anno, e la passione per le due ruote che contagia i giovani. Di tutto questo ne abbiamo parlato con l'ultimo club nato in Ticino: il KTM TiClub, che riunisce gli ammiratori delle celebri moto nere e arancioni. “Moto pericolose? Non c’entra la potenza del veicolo, ma come viene guidato” ci dice Enzo Algis
 
LUGANO  -   Ben sette incidenti di moto in solo due giorni durante lo scorso week-end. Nove motociclisti coinvolti, e per uno di loro  - una donna tedesca  - la corsa si è conclusa tragicamente sabato pomeriggio sul Passo del San Gottardo. Un altro invece riversa in gravissime condizioni. Gli incidenti sulle nostre strade che vedono protagonisti i motociclisti si intensificano proprio  durante i periodi estivi: 57 motociclisti feriti ad aprile, 49 a maggio. 184 da inizio anno. Un numero che continua a salire di anno in anno, nonostante i vari appelli della polizia cantonale che puntualmente,  in occasione del bel tempo, invita i centauri a prestare attenzione.

Eppure quella delle due ruote è una passione che continua a crescere coinvolgendo anche molti giovani: da inizio anno sono state immatricolate in Ticino 1492 nuove moto, 2722 lo scorso anno, secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica. Nel nostro Cantone sono quasi una cinquantina i club che riuniscono gli appassionati di moto, e ce n'è per tutti i gusti: dal club dei fans della Vespa fino ad arrivare ai bolidi della Harley Davidson. L'ultimo club nato è quello che riunisce gli appassionati delle moto KTM. È stato creato circa due mesi fa, ed è stato fondato  da Daniele Serretti. È il primo e unico club in Svizzera  - riconosciuto dalla casa madre - delle celebri KTM, le moto di grossa cilindrata che vantano numerosi ammiratori e club in tutto il mondo.

“È una grande passione sia estetica sia per la velocità del mezzo, una passione simile a quella per la Ferrari” ci spiega Enzo Algisi, membro del club nonché responsabile relazioni pubbliche.

Una passione che può rivelarsi però pericolosa.
“Ogni veicolo può essere pericoloso se non guidato con intelligenza. Anche un motorino può essere dannoso. Non c'entra la potenza del veicolo, ma il modo in cui viene guidato”.

Dunque casco e velocità contenuta?
“Non solo, ma è necessario usare mille occhi quando si guida, e soprattutto è fondamentale usare tutte le dovute precauzioni, come ad esempio il vestiario. In questi giorni mi è capitato di assistere a un guidatore di una moto di grossa cilindrata che viaggiava a torso nudo. Una pura follia. Gli avrei fatto visionare il sito di una ragazza che durante una scivolata sull’asfalto si è procurata ferite impressionanti e indossava solo un jeans e una maglietta. Una storia toccante che serve da monito agli sprovveduti. Anche un abito adeguato a volte può salvare la vita”. 

Ma di fronte a immagini e storie di questo tipo, non viene la voglia di mettere in garage la moto?
“A volte la voglia di smettere viene, è una reazione naturale credo, ma non è smettendo che il problema si risolve, si attenua solamente, un po’ più di responsabilità da parte di tutti e una buona dose di attenzione e buon senso sarebbero il mix per iniziare”.

Anche di fronte a immagini scioccanti?
“Certo gli incidenti gravi o quelli mortali fanno riflettere, ed emotivamente non lasciano indifferente. Ma poi subentra la razionalità e capisci che a volte è anche colpa del conducente della moto o auto,  che andava a velocità al di sopra dei limiti consentiti. È cronaca di questi giorni il caso del motociclista di Sigirino che correva ad una velocità di 154 chilometri orari, su una strada  in cui il limite di velocità era fissato a 80 km. Molto, dunque, dipende dalla disciplina del conducente”.

I club motociclistici sono sensibili a questi temi?
“Non lo so. Da parte nostra però organizziamo  giri in moto durante il week-end, uscite all’estero dove poter fare moto-cross, e dove poter fare esperienza. È fondamentale l’esperienza  e poter  imparare ad usare queste moto in appositi spazi, come ad esempio  le piste di Monza o altri circuiti nella Svizzera interna dove le piste sono adeguate  per chi vuole praticare questi tipi di disciplina o semplicemente sfogarsi. In Ticino purtroppo non esistono spazi di questo tipo, ed è un peccato visto l'alto interesse di moto di grosse cilindrate. Non chiediamo una pista come quella di Monza, ma almeno avere un luogo a disposizione dove l’utilizzo delle moto possa essere sotto controllo, e dove chi vuole provare l’ebrezza, possa farlo, a suo rischio e pericolo sempre. Del resto chi si reca nelle piste, sa perfettamente i rischi che corre”.

Che consiglio diresti a un ragazzo che vuole acquistare una moto di grossa cilindrata?
“Di pensarci molto bene, e soprattutto di prendere in considerazione il fatto che  non basta spendere i soldi per l’acquisto, ma è necessario investire anche in tutti quegli accessori che stanno attorno alla moto e che garantiscono un minimo di sicurezza”.

 

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