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Il dossier torna alla Camera dei cantoni
BERNA - Con 106 voti contro 77 e 4 astenuti, il Consiglio nazionale ha deciso oggi di non entrare in materia sul progetto di modifica della legge sui cartelli, revisione approvata dagli Stati un anno fa. Per la maggioranza, l'attuale legislazione consenta già di lottare contro gli abusi. Il dossier torna alla Camera dei cantoni.
La revisione dovrebbe permettere di meglio combattere gli abusi e di rafforzare la lotta contro i cartelli, impedendo sia gli accordi orizzontali, tra fornitori, che verticali, tra produttori e distributori. I cartelli sarebbero proibiti, tranne se ritenuti necessari per motivi economici.
Per la maggioranza, dal nuovo sistema scaturirebbe però un carico amministrativo supplementare per le imprese e la maggioranza teme che l'onere della prova ricadrebbe solo su di esse. Di conseguenza, qualora le imprese non disponessero dei mezzi materiali per difendersi, alcuni accordi sarebbero dichiarati illeciti nonostante si giustifichino da un punto di vista economico.
Una minoranza non ha condiviso questi timori, sostenendo che conviene rafforzare il diritto dei cartelli per dare vigore alla concorrenza e lottare contro quell'isola dei prezzi elevati che è la Svizzera.
Ats
