«La consapevolezza relativa ai costi mostrata dagli attori del settore sanitario è in aumento» ha dichiarato il consigliere federale
BERNA - Il consigliere federale Alain Berset guarda con prudente ottimismo alla crescita più moderata che negli anni scorsi dei premi dell'assicurazione malattia di base. La consapevolezza relativa ai costi mostrata dagli attori del settore sanitario è in aumento, ha detto. Tuttavia occorrono ulteriori sforzi.
Si va nella giusta direzione, ha affermato Berset in una conferenza stampa a Berna. A suo avviso la progressione dell'1,2% dei premi è da considerare un segno del buon lavoro fatto dal Consiglio federale e parlamento.
Visto che i costi sanitari sono destinati ad aumentare ulteriormente, occorre però agire ancora: non è infatti accettabile che una parte della popolazione abbia difficoltà a pagare le fatture delle casse malattia, ha sottolineato il ministro.
In settembre il governo ha mandato in consultazione un primo pacchetto di misure che comporteranno risparmi annui di diverse centinaia di milioni di franchi. Nel 2019 seguirà una seconda ondata. Sotto osservazione sarà anche il settore dei medicinali.
Berset non ha voluto commentare le iniziative di PPD e PS in materia di premi, affermando comunque che è importante discutere del tema.
«Premi socialmente non sopportabili» - I premi dell'assicurazione malattia di base già da tempo non sono più socialmente sopportabili: è la reazione dell'Unione sindacale svizzera (USS) alla comunicazione del rincaro medio (+1,2%) annunciato oggi a Berna dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Finché l'assicurazione non sarà finanziata in altro modo ogni aumento dei premi causerà ineguaglianze sociali, scrive l'USS in un comunicato.
I costi della salute continueranno ad aumentare, non fosse altro che per l'invecchiamento della popolazione: non è invece una legge di natura che le fatture debbano farsi più salate per le fasce di reddito basse e medie. Il correttivo sociale sono i sussidi: ma nel 2017 undici cantoni hanno speso meno per la riduzione dei premi che dieci anni prima, nonostante l'aumento dei premi (+43%) e della popolazione (+12%), sottolinea la federazione sindacale.
Per l'USS è da accogliere positivamente l'iniziativa lanciata la settimana scorsa dal partito socialista per limitare l'onere finanziario derivante dai premi di cassa malattia a massimo il 10% del reddito a disposizione delle famiglie. Ma al di là di questa la partecipazione diretta degli assicurati ai costi non deve assolutamente aumentare: in questo campo secondo l'USS la Svizzera batte già tutti i record.