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Werner C. è stato fermato grazie ad un ottimo lavoro della polizia elvetica in collaborazione con quella tedesca. Ma Paul potrebbe non essere l'unica sua vittima
GUNZGEN - Paul, il ragazzino dodicenne di Gunzgen, si è trovato più volte da solo a casa del suo carnefice Werner C. Lo riporta il quotidiano tedesco "Bild" citando fonti dell'inchiesta. Perché Paul non sia scappato, o non abbia almeno tentato di farlo, non è al momento chiaro.
«Non è il solo» - Ma Paul non è stata probabilmente l'unica vittima di Werner. Il procuratore di Düsseldorf ha infatti rilasciato la seguente dichiarazione al "Sonntagzeitung": «Crediamo che il sospetto abbia commesso la stesso reato su altri minorenni. Molto probabilmente ci sono altre vittime».
Bravo a coprire le tracce - Werner aveva conosciuto Paul grazie al gioco "Minecraft". L'uomo, molto bravo a coprire le proprie tracce, ha cancellato tutte le conversazioni avute con la futura vittima sia su Skype che su WhatsApp. Era venuto in Svizzera in treno e aveva portato con sé il ragazzino. In seguito, ha probabilmente abusato di lui nel suo appartamento di Düsseldorf.
Foto rivelatrice - Gli investigatori svizzeri hanno passato a setaccio il computer del 12enne. Secondo quanto riporta la "SonntagZeitung" Paul aveva salvato una fotografia del suo futuro aguzzino. Grazie a questa è stato possibile dedurre che il ragazzino fosse finito in Germania. Una settimana dopo, le autorità svizzere chiedono ai colleghi tedeschi di divulgare ai media la foto del bambino scomparso.
Indirizzo Ip determinante - Le autorità tedesche inizialmente erano riluttanti a diffondere l'immagine, visto che essa avrebbe messo sotto pressione il rapitore e nel contempo avrebbe messo in pericolo Paul. In seguito, la polizia teutonica è riuscita a risalire all'indirizzo IP di Werner C. e tramite il suo provider hanno trovato l'abitazione dell'uomo.
La fine - Alla 1.00 di notte di quel 26 giugno, le forze speciali hanno preso d'assalto l'appartamento di Werner C., liberando Paul. Il cuoco era nudo a letto con il minorenne. Da quel giorno non ha detto una sola parola.
