Cerca e trova immobili

SVIZZERA«Mio figlio di 11 anni, chiamato più volte "negro" dai compagni di classe»

28.04.24 - 09:43
È uno degli episodi riportati dalla Rete di consulenza per le vittime del razzismo: in aumento i casi di discriminazione razziale.
Deposit
Fonte CFR
«Mio figlio di 11 anni, chiamato più volte "negro" dai compagni di classe»
È uno degli episodi riportati dalla Rete di consulenza per le vittime del razzismo: in aumento i casi di discriminazione razziale.

BERNA - Nel 2023, la Rete di consulenza per le vittime del razzismo ha censito e analizzato 876 casi di discriminazione razziale, 168 in più rispetto all’anno precedente. La maggior parte degli episodi si è verificata nel settore della formazione, sul posto di lavoro e nello spazio pubblico. Le forme di discriminazione citate più spesso sono state la xenofobia e il razzismo anti-Nero. Questi risultati evidenziano l’urgenza di cambiamenti strutturali e istituzionali nel settore della formazione, nel mondo politico e sul mercato del lavoro e dell’alloggio.

Crescono i casi - L’aumento del 24 per cento dei casi di discriminazione razziale segnalati nel 2023 è riconducibile a sviluppi sociali e a eventi verificatisi nel corso dell’anno. «La guerra in Medio Oriente - si legge nel rapporto - ha rafforzato le dinamiche razziste e antisemite nella nostra società e avuto un impatto anche sulle persone che vivono in Svizzera». Alla Rete di consulenza sono inoltre pervenute numerose segnalazioni da persone in gran parte non direttamente interessate, ma «intenzionate ad agire contro la diffusione di pregiudizi e di dichiarazioni e immagini discriminatorie nel quadro di campagne di voto. Questa mobilitazione solidale è di fondamentale importanza per la prevenzione e la lotta al razzismo e contribuisce a rafforzare la coesione sociale.

La discriminazione a scuola - Con 181 casi, il settore più colpito è quello della formazione. «Una madre, ad esempio, ha riferito che suo figlio di 11 anni riceveva immagini e insulti inquietanti nella chat di classe e veniva ripetutamente chiamato con l’epiteto «negro». La scuola non è intervenuta, sostenendo che si tratta di un gruppo WhatsApp tra studenti e che quindi esula dal suo campo di competenza». Il costante aumento delle segnalazioni nel settore della formazione evidenzia «l’importanza sia di un lavoro di sensibilizzazione alla discriminazione tra gli allievi sia di una formazione continua e della messa a disposizione di strumenti di prevenzione e intervento a tutto il personale scolastico».

Xenofobia e razzismo - Con 387 segnalazioni, la forma di discriminazione più ricorrente è la xenofobia, «seguita dal razzismo anti-Nero con 327 segnalazioni. Sono inoltre aumentate le consulenze per casi di ostilità nei confronti delle persone provenienti dal mondo arabo, con 69 segnalazioni, e nella categoria correlata del razzismo antimusulmano, con 62 segnalazioni. Con 46 segnalazioni, sono aumentati in modo significativo anche i casi di antisemitismo».

Perdita di fiducia - Le esperienze di razzismo portano a una perdita di fiducia nelle istituzioni e nella società. Sono quindi necessarie misure focalizzate sulle procedure e sui processi istituzionalizzati, per identificare ed eliminare le strutture e gli svantaggi razzisti. È inoltre fondamentale garantire la partecipazione delle persone colpite e assicurare che le loro voci siano ascoltate e le loro prospettive prese in considerazione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE