Cerca e trova immobili

VAUDDonna minaccia i passeggeri con un enorme coltello

10.03.24 - 08:11
È salita sul treno a Villeneuve e ha trascorso il resto del viaggio insultando e intimidendo i passeggeri. Alla fine è stata presa in custodia dalla polizia a Sion.
screenshot video
Donna minaccia i passeggeri con un enorme coltello
È salita sul treno a Villeneuve e ha trascorso il resto del viaggio insultando e intimidendo i passeggeri. Alla fine è stata presa in custodia dalla polizia a Sion.

VILLENEUVE (VD) - È stato un viaggio davvero movimentato quello di giovedì sera per i viaggiatori che sono saliti sul treno tra Ginevra e Visp (VS). Una donna è salita sul treno a Villeneuve (VD) visibilmente arrabbiata, forse sotto l'effetto dell'alcol. Durante la tratta «insultava le cinque o sei persone attorno a lei, ma senza successo - racconta Vanessa*, una pendolare salita a bordo di quel treno a 20 Minutes -. Da parte sua, solo una raffica di insulti». «Psicologicamente - aggiunge la passeggera - era instabile».

Nemmeno la presenza di un controllore nella carrozza è riuscita a smorzare l'ardore della donna. «Come noi, era impotente - spiega -. Credo che abbia cercato di farla scendere alla fermata successiva, ma non ci è riuscito. È tornato indietro e ci ha lasciati lì soli con lei». E la situazione non è migliorata con l'avanzare del viaggio, anzi: «Quando passammo Martigny, lei tirò fuori dalla borsa un enorme coltello e cominciò a giocarci, con una certa destrezza. Nella carrozza c'era un silenzio di tomba». La donna si è persino aggirata per il corridoio, continuando a insultare alcuni passeggeri.

«Né la polizia né le FFS ci hanno protetto» - Fortunatamente l'incidente non ha avuto gravi ripercussioni sui passeggeri. A Sion, una pattuglia della polizia stava aspettando la donna, su richiesta di uno dei controllori. Contattate, le Ferrovie federali svizzere (FFS) hanno confermato l'accaduto e hanno ribadito che in questo tipo di situazioni è fondamentale chiamare la polizia il prima possibile. «Sono incidenti molto rari sui nostri treni, ma vengono sempre presi molto sul serio», ha dichiarato un portavoce.Per Vanessa, più paura che danni, insomma. Ma mentre lo spavento della donna ginevrina si è attenuato durante la notte, la sua rabbia non si è placata. «Non ci siamo sentiti affatto protetti». E una volta che la donna in questione è stata presa in custodia, «né la polizia né le FFS hanno chiesto come stavamo», rivela. Intende chiedere alla compagnia ferroviaria il rimborso del biglietto e spera di ricevere delle scuse.

*Nome noto alla redazione di 20 Minutes

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE