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SVIZZERARiapertura dei negoziati con l'UE (quasi) tutti i cantoni sono d'accordo

02.02.24 - 16:25
Solo uno è contrario (e un altro si astiene) è quanto emerge dall'incontro della Conferenza dei governi cantonali
Keystone
Riapertura dei negoziati con l'UE (quasi) tutti i cantoni sono d'accordo
Solo uno è contrario (e un altro si astiene) è quanto emerge dall'incontro della Conferenza dei governi cantonali

La grande maggioranza dei Cantoni sostiene il progetto di mandato negoziale con l'Unione europea (Ue) presentato in dicembre dal Consiglio federale.

Solo Svitto lo respinge, mentre Nidvaldo si astiene, ha annunciato oggi a Berna la Conferenza dei governi cantonali (CDC).

Riunita in assemblea straordinaria, la CDC ha accolto con favore l'intenzione del Consiglio federale di avviare un dialogo e di coinvolgere i Cantoni nei negoziati.

"Il progetto governativo è in linea con la posizione dei Cantoni", ha affermato ai media il presidente della Conferenza dei governi cantonali nonché consigliere di Stato argoviese Markus Dieth (Centro). L'obiettivo è di garantire una prosperità duratura alla Svizzera.

Democrazia diretta, federalismo e indipendenza - La CDC è favorevole al fatto che gli elementi istituzionali (adozione del diritto europeo, risoluzione delle controversie, monitoraggio dell'attuazione) dovrebbero essere trattati separatamente in ciascun accordo. Accolgono inoltre con favore il fatto che i principi di democrazia diretta, federalismo e indipendenza della Svizzera possano essere preservati.

I Cantoni si dicono soddisfatti sugli aiuti di Stato: le regole dell'UE avranno un impatto solo nei settori in cui esiste un accordo di accesso al mercato (trasporto aereo, trasporti terrestri ed elettricità).

Nuove prospettive - Il progetto di mandato apre nuove prospettive, ha aggiunto Dieth.

I Cantoni considerano essenziale una rapida associazione della Svizzera ai programmi dell'UE, in particolare nei settori della formazione, della ricerca e dell'innovazione. Sono sostanzialmente favorevoli all'apertura di nuovi accordi (elettricità, sicurezza alimentare e sanità). Sono inoltre d'accordo con il fatto che le discussioni proseguano con gli attori della politica interna.

«Oggi i Cantoni possono sottoscrivere questo progetto e sostenere il Consiglio federale», ha rilevato il vicepresidente della CDC nonché consigliere di Stato giurassiano Jacques Gerber (PLR), per il quale "è giunto il momento di negoziare con l'UE".

Nessun assegno in bianco - Gerber si attende ora che la «collaborazione costruttiva e fruttuosa» tra Governo e CDC prosegua e che i Cantoni continuino a essere coinvolti nei negoziati. Tuttavia questo sostegno non è un «assegno in bianco», ha aggiunto il giurassiano.

«I Cantoni si esprimeranno nuovamente non appena emergeranno dei risultati». Spetta ora al Consiglio federale difendere gli interessi della Svizzera, gli ha fatto eco Dieth.

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COMMENTI
 

Gloriaukraina 3 mesi fa su tio
Gli svizzeri che lavorano aspettano gli accordi, chi invece è attaccato all'assistenza e alla mammella di mamma Helvetia è normale che le spara grosse.

tbq 3 mesi fa su tio
Risposta a Gloriaukraina
Gli svizzeri che lavorano si vedranno alzare le tasse per pagare miliardi all'UE, tanto per cominciare, cosa che non accadrà a chi è attaccato all'assistenza. Anche i lavoratori del settore pubblico, la cui protesta contro i tagli è stata tanto mediatizzata, dovranno rassegnarsi a perdere pensioni e stipendi e starsene zitti. Il trasporto pubblico dovrà, se non redditizio, ridimensionarsi e fare a meno del sostegno pubblico, se non addirittura restituire i soldi incassati "illegalmente" sulla base delle direttive UE. Stesso destino per i settori strategici quali produzione di energia e alimentare. Sempre parlando di gente che lavora, proprio in questi giorni in tutto il Continente sono esplose le proteste dei lavoratori del settore agricolo a causa delle decisioni dell'UE, che sempre più li penalizzano e ostacolano la sopravvivenza delle loro attività. Alla fine, dunque, certe frasette non fanno neppure ridere.

Gloriaukraina 3 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Quindi tu conosci già tutti i vincoli, paletti e accordi che ci saranno, o sei un genio o sei leghista..!

Manang1404 3 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Quello che chiede l'Europa è che non ci siano aiuti di stato per limitare la concorrenza. Altrimenti una banca o una compagnia aerea di una nazione economicamente forte può diventare monopolista. Che ci siano cose da migliorare in Europa è chiaro, ma non è per questo aspetto. Per la cronaca il trasporto prevede investimenti pubblici. Se vedi città come Bari, dove l'abbonamento annuale costa 20 euro, non è perché i trasporti pubblici possano vivere con poco, ma perché il comune mette il resto

tbq 3 mesi fa su tio
Risposta a Manang1404
Quello che l'UE (non l'Europa) chiede non riguarda dunque la Svizzera. Lufthansa non è svizzera, e non lo è neppure Deutsche Bank. In Europa una delle tante cose da migliorare c'è la cancellazione di ques'assurda idea che l'UE la rappresenti. Che il trasporto pubblico richieda investimenti e sussidi lo so, l'UE sembra di diverso avviso dato che ha richiesto il rimborso di aiuti pubblici alle ferrovie tedesche e francesi (vado a memoria).

tbq 3 mesi fa su tio
Risposta a Gloriaukraina
Quello che ho riportato sta scritto sul Common Understading, liberamente consultabile. C'è chi legge e chi parla a vuoto, in effetti. :)

tbq 3 mesi fa su tio
«Accolgono inoltre con favore il fatto che i principi di democrazia diretta, federalismo e indipendenza della Svizzera possano essere preservati.» Ecco, anche solo questa frase dovrebbe bastare a capire il livello della truffa. Sono contenti che nell'UE abbiano concesso ai sudditi di conservare (almeno di facciata) democrazia, indipendenza e federalismo plurisecolari, esistiti ben prima che in tutto il resto d'Europa.

tbq 3 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Ieri a Bruxelles un cartello diceva: "People of Europe, say no to despotism", riferito alle istituzioni europee lì presenti. Solo i politici svizzeri non hanno ancora capito (o forse si, ma questo sarebbe pure peggio) con cosa hanno a che fare.

S.S.88 3 mesi fa su tio
Europa NO!

S.S.88 3 mesi fa su tio
Vendiamo il didietro😡

D 3 mesi fa su tio
Svitto, l'unico vero

S.S.88 3 mesi fa su tio
Risposta a D
Veroooo

Aaahhh 3 mesi fa su tio
Voglio proprio vedere come preserveranno la democrazia diretta. Non applicando il volere del popolo come già fatto? Non mi fido…

tbq 3 mesi fa su tio
Risposta a Aaahhh
Sono almeno dieci anni che la democrazia diretta è sospesa, se riguarda decisioni contrarie a quello che vuole l'UE. Con la firma del Common Understanding si concede all'UE di punire la Svizzera se, in qualunque modo (democrazia diretta compresa) dovesse rifiutarsi di ubbidire. Chi pochi mesi fa si faceva vedere a festeggiare i 175 anni della Costituzione alla fine ci sta sputando sopra.

Asfidanken 3 mesi fa su tio
Ma cosa fanno sto clown quante volte dobbiamo votare. Europa NO GRAZIE. In Inghilterra adesso ridono è la catastrofe dove è finita?

Manang1404 3 mesi fa su tio
Risposta a Asfidanken
ridono?

Gloriaukraina 3 mesi fa su tio
Risposta a Asfidanken
L'Inghilterra ha firmato un accordo di 2000pagine per uscire dall'UE e per regolamentare il tutto. Tamburo informati prima di scrivere

M70 3 mesi fa su tio
certo gli interessi della svizzera...come no...complimenti
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