Il Dipartimento federale degli affari esteri ha convocato l'ambasciatore per comunicare il proprio disappunto per il «tentativo d'attacco». L'Ambasciata ribatte: «Accuse assurde»
BERNA - Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha convocato l'ambasciatore di Russia per protestare contro il «tentativo d'attacco» condotto da due spie russe. L'ambasciata ritiene, da parte sua, «assurde» le accuse.
I servizi di Ignazio Cassis hanno «chiesto alla Russia di porre fine immediatamente alle sue attività di spionaggio» in territorio svizzero. I controlli durante gli accrediti di diplomatici sono stati del resto rafforzati, hanno indicato a Keystone-ATS confermando un'informazione della radio romanda RTS.
Sul suo account Facebook, l'ambasciata di Russia in Svizzera ha da parte sua respinto queste accuse. «Consideriamo questo genere di invenzioni semplicemente assurde, non possono essere definite altro che un nuovo tentativo di fomentare stati d'animo russofobi», ha indicato.
Due spie russe, dirette al Laboratorio di Spiez (BE), sono state arrestate in primavera dalle autorità olandesi e rinviate nel loro Paese. Il laboratorio aveva partecipato alle analisi dell'agente nervino utilizzato per avvelenare, a marzo a Salisbury, in Inghilterra, l'ex agente russo Serghiei Skripal e la figlia, sopravvissuti all'attacco.