Oberwil-Lieli e il suo sindaco Udc intendono stanziare 50mila franchi per campi profughi in Grecia e Turchia
AARAU - L’anno scorso, il comune argoviese di Oberwil-Lieli e il suo sindaco democentrista Andreas Glarner hanno conquistato l’attenzione della stampa di mezza Europa: hanno preferito pagare una tassa d’esenzione al Cantone piuttosto che accogliere dei richiedenti asilo.
Da allora, tuttavia, il Municipio ha deciso di ospitare una famiglia cristiana di cinque persone proveniente dalla Siria. Glarner, però, vuole fare di più per dimostrare che il suo comune «non chiude gli occhi di fronte alla miseria dei profughi». L’esecutivo chiederà così all’assemblea comunale prevista per domani di destinare 50mila franchi a favore dell’organizzazione Schwizerchrüz.ch, che è attiva nei campi profughi di Grecia e Turchia. Inoltre, Comune e privati invitano per mezzo di un volantino la popolazione a fare donazioni. Secondo Glarner, finora sono stati già raccolti 300mila franchi.
La IG Solidarität, che propugna l’accoglienza di profughi nel paese argoviese, saluta con favore l’iniziativa. «Grazie alla nostra resistenza Glarner si è mosso», commenta il portavoce Martin Uebelhart. Le donazioni, però, non sostituiscono né escludono la prevista accoglienza di richiedenti asilo, puntualizza.
Il consigliere nazionale socialista Cédric Wermuth trova dal canto suo le donazioni un bel gesto, ma aggiunge: «Fanno come se la politica inumana dell’Udc di tagli alla cooperazione allo sviluppo non esistesse».
Glarner, che è anche consigliere nazionale, si difende: «Aiutiamo davvero la gente sul posto ─ afferma ─. A Oberwil-Lieli non vivono solo ricconi senza cuore quali siamo accusati di essere». L'intento, assicura, non è quello di risollevare l’immagine del comune, ma di aiutare gli altri in maniera efficace.