I bimbi sono più attratti da questo materiale, perché risulta più caldo e dura nel tempo. Ma non solo
LUGANO - Sappiamo bene quanto possano essere curiosi i nostri figli, e quanto possano affezionarsi ad un unico gioco, magari anche quello meno appariscente.
Ai bambini piace toccare tutto (e ahimé, noi mamme lo sappiamo bene), ma è un “istinto”, un comportamento naturale, che li aiuta nel migliorare la percezione dello spazio nei primi anni di vita. Pertanto non sgridiamo sempre il nostro bambino quando fa cadere un oggetto a terra (sempre che non sia fragile), o quando cerca di tirarlo lontano: sta esplorando lo spazio. Situazione però da non confondere con i capricci o i dispetti.
Ma torniamo ai giochi in legno. Cosa c’entrano con tutto questo? I giocattoli in legno sono naturalmente caldi rispetto a quelli in plastica o ad altri materiali. Forse noi non ci facciamo troppo caso, ma i bimbi, che esplorano il mondo giorno dopo giorno, sì. Inoltre infondono anche un senso di sicurezza.
Da non sottovalutare il fatto che i giochi in legno sono super resistenti, e difficilmente si romperanno (niente che una colla non possa riattaccare). E il nostro bimbo potrà così anche affezionarsi al giochino in legno, perché lo accompagnerà per lungo tempo. È dunque anche un investimento.
E poi sono senza tempo, e gli stessi giochi in legno che hanno divertito noi, possono passare benissimo ai nostri figli.
Esistono molti tipi di giocattoli in legno, dal classico cavalluccio a dondolo, ai cubi, ai puzzle in 3D, fino ai classici giochi da tavola.
E chi è cresciuto in Svizzera si ricorderà la mitica mucca a chiazze rosse, presente praticamente in ogni casa.
TMT (ti.mamme team)