Difendere l’identità e l’affermazione dei figli è sempre la prima mission di mamma e papà
Che sia un sospetto o una rivelazione, l’omosessualità di un figlio o una figlia può sorprendere i genitori e generare reazioni differenti che spaziano tra lo sconcerto e la paura. Qualunque sia la situazione il compito di mamma e papà è come sempre quello di essere d’aiuto e di sostegno ai propri figli, ricordando che a prescindere dal loro orientamento sessuale hanno diritto a veder riconosciute e difese la propria dignità e la propria felicità, meritando sempre rispetto. Detto questo, sarà utile per i genitori informarsi e documentarsi sull’argomento per poter offrire un supporto efficace e, soprattutto, il più possibile sgombro da preconcetti. Indubbiamente non si tratta di una cosa semplice, ma bisogna ricordare che non lo è nemmeno per i diretti interessati. Rendersi conto della propria proiezione sentimentale e fisica verso persone dello stesso sesso, sebbene sia stata riconosciuta spesso sin dall’infanzia, non rappresenta un passaggio semplice e doverlo condividere per poter vivere serenamente e senza sotterfugi la propria realtà può essere abbastanza complicato.
Uscire allo scoperto, ovvero fare il cosiddetto coming out è il passo decisivo nella rivelazione del proprio orientamento sessuale e, a qualsiasi età si faccia, crea un inevitabile impaccio per chi lo effettua così come per chi lo apprende. Presentare il fidanzato o la fidanzata può essere imbarazzante, ancor di più se dello stesso sesso, per i figli e per i genitori ed è, quindi, utile prepararsi ad un confronto conoscitivo proprio tra genitori e figlio o figlia. Partendo dal presupposto che l’omosessualità non può e non deve essere intesa come una realtà anormale, mamma e papà avranno diritto alla comprensione per la scarsa conoscenza in materia, specialmente in virtù dell’impegno e della buona volontà a capire e conoscere.
È senza dubbio questo il primo passo utile da compiere per essere d’aiuto a un figlio o una figlia che abbiano dichiarato la propria omosessualità: essere disposti a comprendere e accettare soprattutto per evitare gli atteggiamenti tipici di chi ha difficoltà a confrontarsi con una realtà diversa, che possono generare fraintendimenti e stereotipi. Evitare qualsiasi forma di emarginazione anche in casa è fondamentale per dare serenità e stabilità anche emotiva al figlio o alla figlia che hanno riconosciuto e dichiarato la propria omosessualità. Vietati i commenti e i riferimenti discriminanti, al pari di un linguaggio offensivo, in relazione all’argomento, per evitare mortificazioni e vergogna. Un genitore che vuole il bene del proprio figlio non cambia intendimento alla luce di un diverso orientamento sessuale, e si comporta come vorrebbe che si comportasse anche il resto della società accettando e rispettando l’identità di ogni individuo e riconoscendogli diritti e libertà.