Consiglio Conferenza Cantonale Genitori
La Conferenza cantonale dei genitori (CCG) ha seguito con attenzione il dibattito sull’iniziativa popolare “Aiutiamo le scuole comunali” sin dalla sua presentazione nel 2009. A lungo ha sperato che le discussioni politiche permettessero di approvare perlomeno alcune misure prioritarie, con il necessario compromesso tra chi pone l’accento sui bisogni emergenti nelle scuole comunali e chi sottolinea soprattutto, le attuali difficoltà finanziarie.
Dopo un dibattito durato anni, alcuni dei correttivi proposti sono stati accettati dal parlamento, come la generalizzazione delle direzioni e l’aumento del sostegno.
Le due richieste principali, cioè la diminuzione del numero massimo di allievi per classe e il potenziamento di mense e doposcuola, sono però rimaste in sostanza inevase e pertanto si va alle urne. Il Consiglio della CCG, dopo seria riflessione, ha deciso di sostenere l’iniziativa popolare e invita a votare SÌ.
Ridurre il numero massimo di allievi per classe è una misura che consente una maggiore efficacia dell’intervento del docente, anche se non ne diminuisce l’onere, al contrario, dovrà organizzare un insegnamento più personalizzato.
Al contempo, l’estensione del servizio mense e doposcuola è necessaria alla conciliazione tra lavoro, famiglia (un’entrata finanziaria mensile da parte di entrambi i genitori si fa sempre più indispensabile) e l’integrazione dei bambini.
Il servizio di ristorazione scolastica e servizio d'accoglienza per allievi delle scuole comunali, al di fuori del normale orario scolastico, rappresenta una spesa a carico delle famiglie che comunque riesce ad agevolare il lavoro di entrambi i genitori, soprattutto delle famiglie monoparentali e delle donne, che possono così mantenere un fondamentale aggancio al mondo del lavoro, anche solo con un part-time. In questo modo alcune famiglie evitano di gravare sull'assistenza comunale, mentre altre contribuiscono al benessere del Comune grazie al maggior gettito fiscale. I bambini, dal canto loro, possono beneficiare di servizi di qualità insieme ai loro compagni e in ambienti a loro familiari.
In questa prospettiva è quindi necessario attenuare le forti disparità oggi esistenti tra le regioni del Cantone, in fatto di servizi extrascolastici pubblici e privati complementari all’insegnamento.
Approvare l’iniziativa sulle scuole comunali comporta indubbiamente dei costi, costi che inevitabilmente dovremo pagare noi cittadini, ma migliorare le scuole per i nostri bambini, adattandole alle esigenze della società contemporanea è un costo che riteniamo necessario pagare, poiché rappresenta un importante investimento nel nostro futuro.