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L'OSPITESecurcity e Lugano

16.10.09 - 14:26
di Simonetta Perucchi Borsa
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Securcity e Lugano
di Simonetta Perucchi Borsa

Il gruppo PPD ha recentemente discusso il Messaggio municipale relativo alla realizzazione di un sistema di sicurezza in città e chiedente per ciò un credito di fr. 3,5 milioni. Esso è suddiviso in due parti: fr. 1,5 milioni per la gestione degli accessi alla zona pedonale e fr. 1.7 per la videosorveglianza nella city di Lugano (ossia nel ristretto centro città).

La sicurezza è un tema molto importante, e sembra che a Lugano essa non sia garantita: e questo non solo in centro, ma anche e soprattutto a Besso e Molino Nuovo (traffico di droga)…
 
Di fronte a questa situazione, ci si aspetta dalla polizia comunale degli obiettivi chiari.
Non si può accettare un investimento di 3.5 milioni, che implicherà oltre mezzo milione all’anno di costi di gestione, senza aver chiaro obiettivi e finalità.
In tema di polizia, pare che si navighi a vista, senza una visione globale.
Non abbiamo nemmeno ottenuto, pur avendolo richiesto,  un quadro preciso e completo della situazione odierna, in cui si dica esattamente quali e quanti episodi criminosi accadono nei vari quartieri. Il PPD lo ha chiesto, per poter essere poi in grado di entrare nel merito della richiesta del credito.
Manca un progetto, un programma di interventi e quindi di investimento finanziario  per tutta la città. Manca una valutazione delle possibili soluzioni. Ad oggi, alcuni  investimenti votati dal Legislativo per la Polizia, sono stati in seguito annullati (colonnine di soccorso, giubbotti antiproiettile di cui non si sa se viene fatto uso). Manca una valutazione dei costi totali e manca la valutazione della partecipazione finanziaria da parte dei privati, che potranno allacciarsi al sistema di sicurezza.
Il PPD è favorevole al sistema della videosorveglianza (e per questo aveva accolto favorevolmente il Regolamento sulla stessa), se integrato con altre misure, se non implica una riduzione della presenza della polizia sul territorio, se in collaborazione con la polizia cantonale, se la videosorveglianza è non a tappeto ma nei luoghi nevralgici del comune…(invece qui abbiamo, pare, 35 telecamere solo per la city e nulla per il resto …)
 
Manca infine una definitiva e risolutiva impostazione di buoni rapporti con la Polizia cantonale. Ora i due corpi agiscono separatamente e non pare abbiano trovato un’intesa, neanche sul sistema di comunicazione via radio, appena adottato dalla Cantonale e non accettata dalla Polizia di Lugano.
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