A migliorare i conti della banca americana ha contribuito in parte il ridimensionamento delle sofferenze con la conseguente riduzione, nella misura di un miliardo di dollari, degli accantonamenti a copertura di eventuali perdite su carte di credito e prestiti.
Il risultato del secondo trimestre 2011 si raffronta ai 4,8 miliardi di dollari di utile registrato nello stesso periodo 2010 (pari a 1,09 dollari per azione) e segue il record di profitti messo a segno nei primi tre mesi di quest'anno a 5,56 miliardi di dollari (1,28 dollari per azione).