Il sisma si è scatenato alle 16:22 locali, le 13:52 in Svizzera, con epicentro nei pressi di Kaki, una cittadina nella provincia di Bushehr, e una forza tale da essere avvertito anche sull'altra sponda del Golfo Persico, tra l'altro in Arabia Saudita, Dubai e Qatar. Il bilancio provvisorio è di almeno 40 morti e oltre 850 feriti ed è stato fornito dall'agenzia Irna citando fonti ufficiose.
Il governatorato provinciale ha precisato che sono andate distrutte completamente 700 "case" e altre 30 hanno subito danni fino al 70%. Sulla base di precedenti informazioni, un elevato numero di vittime è stato segnalato nei villaggi di Shanbè, Sanà e Baghan, distrutti al 50% secondo la Protezione civile iraniana che ha stimato in 650 i feriti nella sola città di Khormuj, dove ieri in serata la direzione dell'ospedale Zeinabie ha annunciato di avere 37 morti solo nel suo nosocomio.
È stato però evitato il disastro atomico dato che la centrale di Bushehr, costruita dalla Russia e in via di affidamento all'Iran - come annunciato proprio ieri - entro la fine di aprile, non ha subito danni né vi è stata perdita di radioattività: lo hanno sostenuto autorità iraniane come il governatorato provinciale e il capo esecutivo del progetto, Mahmud Jafari.
La raccolta di informazioni è resa difficile da rallentamenti su Internet. Vi sono state una serie di almeno sette scosse di assestamento anche sopra i 5 gradi Richter nei primi 40 minuti dopo il sisma. La Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, ha lanciato un appello alla solidarietà.