GERMANIAMüller: dalla Porsche alla Volkswagen

WOLFSBURG - Quarant'anni in Volkswagen e molto vicino alla famiglia Porsche/Piech: Matthias Müller è il nuovo amministratore delegato della casa di Wolfsburg dopo le dimissioni di Martin Winterkorn, travolto dallo scandalo sulle emissioni taroccate.

Accetta, le sue prime parole dopo l'annuncio dell'incarico, una "sfida senza precedenti". "Possiamo superare e supereremo questa crisi", la peggiore nei 78 anni di storia del gruppo, aggiunge. La sfida, lo sottolinea più volte nel corso del suo pur breve intervento in conferenza stampa, dove non sono state accettate domande "è quella di riconquistare la fiducia nei confronti del gruppo", per "uscirne più forti di prima".

Il 62enne numero uno di Porsche era il favorito fin dall'inizio proprio per il buon rapporto con le famiglie Porsche e Piech, che controllano la maggioranza di azioni con diritto di voto alla Volkswagen. Gradito ai sindacati, Müller è nell'orbita del gruppo tedesco da più di 40 anni avendo iniziato a lavorare all'Audi negli anni 70.

Ha una reputazione per essere una persona energica, con i piedi per terra e pronto a dire la sua su temi sensibili senza giri di parole, dice chi lo conosce bene.

Nato nella Germania Est, nell'ex Karl-Marx-Stadt ora Chemnitz, il nuovo presidente della direzione di Volkswagen è cresciuto in Baviera, studiando informatica alla Munich University of Applied Sciences. Nell'azienda di Wolfsburg è stato proprio l'ex Ceo Winterkorn a spingere Müller ai vertici del gruppo.

Come amministratore delegato di Audi, Winterkorn nomina Müller coordinatore dei brand Audi e Lamborghini nel 2002. Nel 2007 sempre Winterkorn, una volta presa la guida di Volkswagen, promuove Müller a rappresentante generale e direttore alle strategie di prodotto di tutto il gruppo tedesco. Nel 2010 Müller diventa amministratore delegato di Porsche, aggiungendo nuovi prodotti ed incrementando a livello globale le vendite del famoso marchio sportivo tedesco.