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ITALIAOmicidio Meredith, il processo è da rifare

26.03.13 - 10:44
Annullata la sentenza di assoluzione in appello, si ripartirà a Firenze
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Omicidio Meredith, il processo è da rifare
Annullata la sentenza di assoluzione in appello, si ripartirà a Firenze

ROMA - Il processo d'appello a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, di 22 anni, uccisa a Perugia nella notte tra il primo e il 2 novembre del 2007, è da rifare. Lo ha deciso oggi la Corte di Cassazione italiana.

La corte suprema ha così accolto totalmente il ricorso della Procura Generale di Perugia che aveva chiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado con cui erano stati assolti i due ex fidanzati "perché il fatto non sussiste". Ad occuparsi del nuovo processo alla studentessa americana e allo studente pugliese sarà la Corte d'assise d'appello di Firenze, in quanto a Perugia c'è solo una sezione del collegio di secondo grado.

Subito dopo la lettura del dispositivo, il procuratore generale della Cassazione, Luigi Riello, ha detto che il nuovo processo sarà "su tutto": "La sentenza della Cassazione - ha spiegato - sarà come un binario sul quale la Corte di Firenze si dovrà muovere, dirà quali principi seguire per rinnovare il giudizio". Il procuratore generale ha ribadito che in Cassazione sul banco degli imputati "non ci sono le persone ma le sentenze".

D'altro canto, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Amanda Knox contro la condanna a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, da lei accusato del delitto di Meredith Kercher. La condanna diventa così definitiva. La Knox ha già interamente scontato la pena.

L'avvocato Francesco Maresca, difensore della famiglia Kercher, ha accolto la sentenza di annullamento sottolineando che "la Cassazione è conosciuta per la sua preparazione in punto di diritto. Avevo fiducia perché erano tanti i vizi della sentenza d'appello. Questa è una vittoria processuale e morale". "Questa decisione - ha aggiunto - serve anche a ridare la definitiva e finale verità sull'omicidio di Meredith. C'erano più persone assieme a (Rudy) Guede. I giudici ci diranno chi".

A metà dicembre del 2010 la Cassazione aveva confermato la condanna a sedici anni di reclusione nei confronti di Rudy Guede, il ragazzo ivoriano accusato di violenza sessuale e dell'omicidio di Meredith Kercher, commesso insieme alla Knox e a Sollecito.

In primo grado, nel dicembre del 2009, la Corte corte d'assise di Perugia aveva inflitto 26 anni di reclusione alla Knox e 25 anni a Sollecito. Per la Corte i due erano insieme a Guede nella casa di via della Pergola quando la Meredith venne uccisa con una coltellata alla gola nel corso di un aggressione maturata in un contesto a sfondo sessuale e di risentimento. Quello provato dalla Knox nei confronti della sua coinquilina che - in base alla ricostruzione accusatoria - la criticava per la scarsa igiene e perché aveva portato alcuni ragazzi in casa.

Secondo l'accusa fu la Knox a portare Guede e Sollecito nell'appartamento dove cominciò una discussione tra le due giovani, sfociata nell'omicidio mentre il suo allora fidanzato la teneva insieme all'ivoriano che tentò anche un approccio sessuale. Quest'ultimo fuggì e venne poi arrestato a Magonza (Germania) mentre Sollecito e la Knox tornarono nella casa - secondo l'accusa - simulando un furto per sviare le indagini.

Ats Ans

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