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POLONIAUna sfida ad alta tensione

12.06.12 - 19:35
La partita di questa sera, Polonia - Russia, supera i confini agonistici sportivi e rievoca antiche rivalità storiche tra i due paesi slavi
Keystone
Una sfida ad alta tensione
La partita di questa sera, Polonia - Russia, supera i confini agonistici sportivi e rievoca antiche rivalità storiche tra i due paesi slavi

VARSAVIA - Questa sera a Varsavia è previsto l'incontro Polonia-Russia. Nella capitale polacca la partita di calcio in programma alle 20,45 vale più della qualificazione alla fase finale di questi europei di calcio.

Oggi sull'edizione online della Basler Zeitung si legge che la bandiera rossa con la falce e il martello a Varsavia è vista come fumo negli occhi. Una provocazione. "Se dei tedeschi dovessero camminare con la bandiera con la croce uncinata sulle strade di Tel Aviv, la cosa non sarebbe tanto diversa" ha detto Adam Hofman del partito nazionalconservatore polacco PIS.

In Polonia vi è una certa preoccupazione sull'annuncio di alcuni tifosi della Russia di sventolare bandiere dell'Unione Sovietica nel corteo che li porterà allo stadio nazionale. Una idea per lo meno curiosa, se si pensa che il 12 giugno la Russia ricorda il giorno dello sgretolamento dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. E' però anche vero che nella Russia di Vladimir Putin il concetto di “impero” sovietico è ridiventato un punto di riferimento per il popolo russo.

E mentre a Varsavia si attendono le bandiere rosse, si registra il corteo di circa 2000 nazionalisti e ultra cattolici polacchi che domenica hanno sfilato per le vie della capitale. Una manifestazione che si tiene ogni 10 del mese. I manifestanti si ritrovano davanti al palazzo presidenziale, cantando canti patriotici e pregando. Canti e preghiere in ricordo della tragedia di Smolensk del  10 aprile del 2010, quando a perdere la vita fu il presidente della Polonia Lech Kacynsky. I manifestanti sono convinti che Kacynski sia un martire da onorare, in quanto vittima di un assassinio perpetrato dagli agenti del Cremlino. Una ipotesi, quella del complotto, scartata dagli inquirenti. L'inchiesta investigativa, infatti, ha stabilito che si è trattato di una disgrazia.

In questo 10 giugno l'entusiasmo degli ultrà cattolici e nazionalisti polacchi è stata più accesa che mai. Nell'hotel Bristol, a qualche centinaio di metri dalla piazza della manifestazione, è alloggiata la squadra di calcio della nazionale russa. Per i manifestanti, i giocatori russi non rappresentano soltanto un avversario sportivo. Essi sono anche i rappresentanti di un nemico, che, secondo loro, vorrebbe di nuovo soggiogare la Polonia, come è successo spesso nel corso della storia, a partire dalla violenta spartizione del paese cattolico, avvenuta nel 18esimo secolo.

La speranza dei polacchi, o almeno dei nazionalisti che ricordano Kaczynski, è quella di poter battere la Russia in onore del loro presidente morto a Smolensk.

La polizia ha rafforzato la sorveglianza attorno all'hotel di lusso in cui soggiorna la squadra russa. "Se dovesse capitare qualcosa, avremmo dei problemi che si trascinerebbero fino alla fine degli Europei" ha dichiarato un funzionario del ministero degli Interni.
Il problema è che ci sono 10mila tifosi russi a Varsavia che non sono disposti a tollerare le provocazioni polacche. Come ha scritto lunedì il Tages Anzeiger, i tifosi della squadra nazionale russa oggi hanno l'intenzione di esporre uno striscione allo stadio con la scritta "Smolensk" e lanciare degli aeroplanini di carta sul campo. "Questo atto sarebbe una vergogna e una offesa alle vittime e ai loro congiunti". dice il giornalista russo Alexander Lebedew, che segue da vicino il mondo della tifoseria russa. Il mistero dello Sport a Mosca si è già attivato per evitare provocazioni da parte dei loro tifosi. Come gesto di buona volontà, il ministero russo ha mandato una delegazione della squadra, con fiori posati davanti al palazzo presidenziale di Varsavia, in onore delle vittime di Smolensk.

Un assaggio i tifosi russi lo hanno dato a Breslavia al margine del primo incontro disputato dalla Russia contro la Repubblica Ceca (partita finita 4 a 1 per la Russia). Hanno pestato degli steward che volevano sottrarre loro delle torce, dopo che una di queste era stata lanciata in campo. La Uefa ha aperto un procedimento disciplinare.

Anche i tifosi polacchi, comunque, sentire parlare di allegria e pace sembra non vogliono proprio saperne. Si stanno preparando per "la battaglia per Varsavia", come ha intitolato negli scorsi giorni il giornale "Gazeta Wyborcza". Il concetto espresso ricorda la guerra russo-polacca del 1920, quando l'Armata Rossa marciò su Varsavia. Nella capitale si assistette al "miracolo sulla Vistola". L'Armata Rossa fu sconfitta e la Polonia riuscì a conquistare la sua indipendenza. Un'indipendenza che durò fino al 1939, quando Stalin e Hitler decisero di spartirsi la Polonia.

Arbitro dell'incontro tra Polonia e Russia sarà un tedesco: Wolfgang Stark. E questa sera la squadra nazionale polacca ha veramente bisogno di un miracolo. I russi partono da favoriti, anche se Putin, in segreto, spera di perdere per poi affrontare la Germania e batterla. La vittoria contro la Repubblica Ceca è stata schiacciante. I polacchi, invece, hanno fatto una gran fatica contro la Grecia a strappare un pareggio.

L'allenatore polacco Franciszek Smuda, comunque, è ottimista: "Giochiamo in casa. Perché dovremmo avere paura". E poi la promessa: "Martedì saremo pronti". Come nel 1920.

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