Il portavoce Spicer ha precisato che il tutto risale al periodo precedente all'insediamento di Trump
WASHINGTON - La Casa Bianca non è in grado di dire se l'ex segretario alla sicurezza nazionale Michael Flynn possa aver violato la legge in relazione ai suoi viaggi all'estero (a Mosca) e ai soldi ricevuti da governi stranieri (Russia e Turchia) quando era consigliere della campagna di Trump, come ipotizzato dai vertici della commissione della Camera che indaga sul Russiagate.
Lo ha detto il portavoce Sean Spicer, precisando che tutto risale al periodo precedente all'insediamento di Trump alla Casa Bianca.