I giovani che rischiano di non poter più beneficiare del programma di amnistia sarebbero oltre 600mila
CITTÀ DEL MESSICO - «Sono migliaia i giovani nati in Messico che possono essere potenzialmente raggiunti» dalla abrogazione annunciata oggi dagli Usa del programma di amnistia per i 'dreamers'. A sottolinearlo è stato il ministero degli esteri del Paese, ricordando che il governo «ha l'obbligo di difendere i giovani 'dreamers' nati nel nostro paese», e cioè - precisano media locali - circa 622'000 ragazzi.
«È fuor di dubbio che la politica migratoria degli Usa dipende esclusivamente dagli statunitensi e dalle loro istituzioni», ma è anche vero - viene precisato - che il Messico è pronto a prendere le misure necessarie, tramite il rafforzamento dell'assistenza consolare e legale: l'obiettivo è proprio quello di difendere i 'dreamers' che, conclude il ministero, svolgono un ruolo importante nella società americana.
Dimissioni presso il consiglio per la diversità alla Casa Bianca - Javier Palomarez, presidente della Camera di commercio ispanico-americana (Ushcc), ha annunciato le sue dimissioni dal consiglio per la diversità presso la Casa Bianca per la decisione di Donald Trump di mettere fine al programma dell'amministrazione Obama per tutelare i Dreamers, i giovani arrivati negli Stati Uniti da bambini con genitori illegali. La Ushcc è la più grande associazione imprenditoriale ispanica negli Usa.