Sergio Pirozzi dice però di avere «la coscienza a posto»: «I miei figli piccoli sono andati in quella scuola fino a giugno, crede che li avrei lasciati lì dentro se non fosse stata sicura?»
AMATRICE - «Mi stanno massacrando, ma io ho la coscienza a posto: nessuno mi ha chiesto l'adeguamento sismico, il sindaco sa quali lavori sono stati fatti. E poi ci sono le carte». Così, in due interviste ai quotidiani italiani Repubblica e Messaggero, l'imprenditore edile Gianfranco Truffarelli, che nel 2012 ha eseguito i lavori nella scuola Capranica di Amatrice.
Se l'appalto era da 700 mila euro complessivi, «per il miglioramento antisismico sono stati spesi circa 160 mila euro» perché, spiega Truffarelli, «gli appalti erano divisi. Uno riguardava la riqualificazione della struttura: riscaldamento, impianto antincendio, pavimentazione, servizi. L'altro il miglioramento antisismico. Attenzione: miglioramento, non adeguamento». La differenza, sottolinea il costruttore, «è abissale. Sono opere completamente diverse».
«E comunque - prosegue - quei soldi sono stati spesi bene. Basta guardare le foto: le due ali dell'edificio interessate dai lavori di miglioramento sono le uniche ad essere rimaste in piedi. Il miglioramento sismico del corpo centrale non era proprio tra gli incarichi che il Comune ha messo a gara. Non so se non avevano i soldi o con quei soldi hanno fatto altro. Del resto nella scuola le cose da sistemare erano molte».
«Non ho niente di cui preoccuparmi», dice Truffarelli. «I documenti parlano chiaro, abbiamo fatto quel che ci era stato chiesto. Anche gli altri lavori erano importanti: mica si può lasciare una scuola senza compartimentazione antincendio o con il riscaldamento che non funziona».
Dal canto suo, in due interviste a Repubblica e Corriere della Sera, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi dice di avere «la coscienza a posto. I miei figli piccoli sono andati in quella scuola fino a giugno, crede che li avrei lasciati lì dentro se non fosse stata sicura? Arrivò un funzionario del Genio civile a dirci che tutto era a posto. Se qualche tecnico ha sbagliato, comunque, pagherà».
Quando riaprirà la scuola «lo dirà il governo. Io vorrei al più presto, perché altrimenti la gente va via», aggiunge Pirozzi. «Il ministro (dell'istruzione Stefania ndr.) Giannini, che verrà mercoledì, ha apprezzato che abbiamo quasi individuato l'area: è quella delle ex case popolari».