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REGNO UNITOBrexit? «Solo piccole scosse». «No, un vero terremoto»

24.06.16 - 14:35
Opinioni spaccate tra gli esperti sugli effetti che Brexit avrà su tutta l'Europa
Brexit? «Solo piccole scosse». «No, un vero terremoto»
Opinioni spaccate tra gli esperti sugli effetti che Brexit avrà su tutta l'Europa

LONDRA - Gestori divisi sulla Brexit. C'è chi la considera come un "terremoto che avrà effetti nel lungo periodo sia in Gran Bretagna che al di fuori dei suoi confini", come Mattew Beesley di Henderson, e c'è chi invita alla cautela come Eric Lornegan di M&G Investment, convinto che "è difficile fin d'ora dire l'impatto del voto sulle economie del Regno Unito ed europea, poiché tutto dipende dai termini della relazione che Inghilterra ed Europa negozieranno".

Secondo Vontobel Asset management il voto degli inglesi è stato "una scelta sventurata", poiché "la nozione di identità nazionale è diventata superflua in un mondo più integrato e digitalizzato". Tuttavia la scelta di lasciare l'Ue "non rappresenta una minaccia al sistema finanziario europeo e globale" e si limiterà a portare "una volatilità dei prezzi che avrà comunque vita breve". Secondo gli analisti di Vontobel, infatti, "una minaccia al sistema di solito incomincia con una debolezza del sistema bancario, che sia nel Regno Unito sia nell'Ue gode di buona salute ed è più capitalizzato oggi rispetto al 2008 e al 2011".

Regole "drasticamente nuove" sono in arrivo invece secondo Philippe Waechter, capo economista di Natixis Asset Management, perché la Brexit "avrà un impatto forte e duraturo sulla vita dei britannici, ma anche sull'intera Europa". Se "nel breve termine non accadrà nulla sul versante economico" - spiega - a cambiare saranno "le aspettative dei mercati finanziari". Waechter confida però nel ruolo delle banche centrali che "non rimarranno neutrali e si attiveranno per fornire liquidità ai mercati finanziari globali". Quanto al rapporto tra Regno Unito ed Ue, si dovrà definire "un nuovo paradigma" che "richiederà tempo e creerà incertezza" aggiungendo "confusione sull'outlook globale".

Il capo economista di Axa Investment Managers David Page prevede invece un calo "dall'1,9 allo 0,4% del Pil del Regno Unito nel 2017", con un "allentamento della politica monetaria da parte della BoE entro la fine dell'anno, due tagli dei tassi dello 0,25% e un Qe compreso tra i 50 e i 100 miliardi di sterline". Confida invece sulle capacità di adattamento dei mercati Ken Hsia, Portfolio Manager European Equity di Investec Asset Management. "Gli asset difensivi così come i bond governativi - spiega - potrebbero registrare un rally momentaneo, mentre gli asset più rischiosi saranno probabilmente impattati in maniera negativa nel breve periodo". Tuttavia "i mercati tendono ad aggiustarsi rapidamente e talvolta a reagire meglio del previsto". A suo dire "gli investitori generalmente preferiscono non muoversi nell'immediato sulla scia del referendum e nel lungo periodo saranno i fondamentali economici e aziendali a guidare i rendimenti".

 

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