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WASHINGTON - Se il mondo non troverà il modo di frenare la minaccia dell'islamismo radicale, c'é il rischio dell'esplosione di una terza guerra mondiale. Lo ha detto in una conferenza ad Harvard il comandante delle forze americane in Medio Oriente, generale John Abizaid, affermando che buona parte dei rischi sono legati a un'eventuale caduta dell'Iraq nelle mani degli estremisti.
Abizaid ha paragonato le ideologie jihadiste che alimentano organizzazioni militanti come Al Qaida a fenomeni come il fascismo e il nazismo europei che posero le basi per il secondo conflitto planetario. "Se non abbiamo abbastanza coraggio per confrontare oggi questa ideologia - ha detto il generale - domani ci troveremo ad affrontare la terza guerra mondiale".
Abizaid, un ufficiale di origini libanesi responsabile del Comando Centrale (Centcom) del Pentagono, che controlla le forze Usa in un'area che va dal Corno d'Africa all'Asia centrale, ha tracciato lo scenario dei rischi dell'ideologia jihadista in un discorso alla Kennedy School of Goverment dell'università di Harvard.
Gli estremisti vanno fermati, ha sostenuto il generale, perché in caso contrario sarà loro permesso di "guadagnare un vantaggio, ottenere rifugi sicuri, sviluppare armi di distruzione di massa e sviluppare una nazione da cui operare: credo che i pericoli legati a uno scenario del genere siano troppo vasti per essere compresi".
