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CAGIALLOLa SPAB sporge denuncia per i fatti della "fattoria della vergogna"

06.01.06 - 13:09
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La SPAB sporge denuncia per i fatti della "fattoria della vergogna"

CAGIALLO - Dopo i fatti dello scorso 4 gennaio con la scoperta a Cagiallo della fattoria della vergogna, la SPA di Bellinzona, capitanata del sempre energico e inarrestabile Armando Besomi, s'è riunita giovedì sera in una seduta straordinaria.
La decisione presa dal comitato è senza dubbio ferma nel voler far chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto: inoltrare denuncia penale contro ignoti al Ministero Pubblico ticinese, chiedendo un'approfondita inchiesta volta a stabilire fatti e retroscena che hanno portato alla morte di numerosi animali nell'azienda agricola di Cagiallo.

La Spa di Bellinzona, che si sta prodigando per salvare gli asinelli trovati ancora in vita, ha svolto una piccola inchiesta nella quale - come riporta il comunicato stampa - "emergono tristi ombre".
A quanto pare, infatti, in quel podere non vi erano solo capre, galline, maiali e altri animali morti, ma anche mucche e un cavallo, improvvisamente scomparsi dopo che s'è sparsa la voce dell'imminente intervento della stessa SPA.
"Né il veterinario cantonale - continua il comunicato - né il Comune sapevano che la prima squadra d'intervento sarebbe giunta a Cagiallo accompagnata dai reporters di RealPress".

Alle 8:15 del 4 gennaio scorso, è stato il presidente Armando Besomi a chiamare sul posto da Bellinzona il veterinario cantonale, nonchè il Municipio di Capriasca.
Sempre secondo la mini indagine interna della SPA, sono emersi parecchi dati raccapriccianti. La capretta morta nella stalla è stata lasciata da chi, in fretta e furia, ha portato via le altre capre più sane, abbandonando l'animale perchè non più in grado di stare in piedi. In pratica è stata lasciata morire senza alcuna cura, probabilmente di sete visto che nella stalla non c'era neppure un goccio d'acqua.

Qualcuno, inoltre, ha portato via di corsa alcune mucche delle quali nessuno ha parlato, ma che la SPA è certa della loro presenza nel podere. La stessa SPA ha già richiesto al veterinario cantonale, con urgenza, di rintracciarle, anche se, da informazioni non ancora sicure, una sembra già stata macellata.
Sempre "un qualcuno" ha poi portato via il cavallo, e anche in questo caso la SPA sembra essere certa della presenza in fattoria dell'animale.
Tutti questi animali portati via dal podere, dovevano essere visitati da un veterinario, ma ciò non risulta sia stato fatto.

La denuncia che la SPA intende inoltrare, dovrà chiarire di chi erano questi animali, oltre ad altri particolari quali la presenza nel prato della fattoria di macchinari nuovi lasciati senza riparo e che non potevano certo servire all'anziano uomo ammalato; la proprietà degli asinelli salvati dalla SPA attribuita a due diversi proprietari, uno dei quali sembra abbia persino il divieto dal veterinario cantonale di possedere animali.

"La SPA di Bellinzona - conclude il comunicato spampa - provvederà a fornire al magistrato inquirente tutta la documentazione in possesso e la necessaria assistenza al fine di chiarire tutte le responsabilità del caso".

  

 

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