Aiutare i bambini a sviluppare empatia verso il prossimo consente loro di formare la propria morale
La guerra tra Russia e Ucraina si sta svolgendo alle porte del vecchio continente scuotendo animi e coscienze e suscitando riflessioni e reazioni. Al di là delle considerazioni su colpe e responsabilità ed in attesa di un concordato di pace, ci si attiva per aiutare la popolazione in difficoltà, provando ad andare incontro alle necessità di adulti e bambini, provvedendo al loro fabbisogno con aiuti e solidarietà. Questo impegno non rimane invisibile agli occhi dei bambini che, soprattutto se piccoli, non capiscono pienamente il valore di quei gesti e le loro dinamiche. Come aiutare, allora, i pargoli a comprendere la solidarietà? L’empatia rappresenta la base sulla quale si fonda la solidarietà ed aiutare i bambini a svilupparla consente loro di imparare a capire gli altri con le proprie esigenze, riuscendo persino a mettersi nei loro panni.
Saper riconoscere le emozioni ed individuarle nel prossimo è un passo fondamentale in questo processo di crescita ed ai genitori spetta il compito di guidare i piccoli nella scoperta dei propri sentimenti ai quali bisognerà dare un nome ed aiutarli così ad identificarli ed indicarli. Tra i tre ed i sei anni i bambini sviluppano una iniziale forma di morale che si ispira al principio di giusto e sbagliato rappresentato dai genitori che rimangono l’esempio migliore e più efficace di qualsiasi imposizione. Quello che gli adulti rappresentano è fondamentale nello sviluppo dell’etica infantile, ma è necessario trovare riscontri nella realtà per rendere più comprensibile la moralità.
Richiamare i bambini che vivono nei Paesi più poveri del Pianeta per invogliare i propri figli a non sprecare il cibo è un riferimento forte, ma aiutarli con dimostrazioni tangibili è più efficace. Una merenda più abbondante da dividere con i compagni di scuola, una colletta per aiutare la famiglia del compagno che non può permettersi la mensa scolastica, offrire una caramella prima di mangiarla, cedere il proprio posto in fila al supermercato o il proprio posto sul pullman: sono questi gli esempi dai quali i piccoli traggono gli insegnamenti più importanti. Ed il loro coinvolgimento in un impegno di gruppo è un punto a favore del loro percorso solidale. Una raccolta alimentare o di indumenti o farmaci fatta in classe è un ottimo progetto che migliora l’apprendimento del concetto di solidarietà e cooperazione.
TMT (ti.mamme team)