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SVIZZERAGemellini uccisi a Horgen: la madre confonde realtà e fantasia

19.03.10 - 16:55
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Gemellini uccisi a Horgen: la madre confonde realtà e fantasia

HORGEN - Una personalità ossessiva, una diffidenza di base e un'incomprensibile confusione che non le permette di distinguere la realtà e la fantasia: così lo psichiatra Frank Urbaniok ha descritto oggi la donna di 36 anni accusata di aver ucciso i suoi due gemellini di 7 anni a Horgen (ZH).

La mania dell'ordine e le fissazioni per i dettagli hanno caratterizzato la vita della donna. A queste costrizioni si aggiunge la sensazione di vivere costantemente in un mondo ostile e un meccanismo che non le permette di fare la distinzione fra verità e menzogna, ha detto il responsabile del servizio psicologico-psichiatrico dell'Ufficio zurighese di esecuzione delle pene. In precedenza Urbaniok ha presentato davanti alla Corte delle assise di Zurigo i risultati della perizia psichiatrica effettuata sull'ex marito della donna. Il 41enne è stato caratterizzato come una persona che preferisce evitare i conflitti e che "amerebbe vivere in un mondo ideale", ma con una personalità "del tutto normale".

Gli accertamenti ai quali è stato sottoposto non hanno messo in luce nessun elemento che possa far pensare ad una sua eventuale responsabilità. Al processo iniziato la settimana scorsa, la donna ha negato di aver ucciso i due figli e a ha cercato di far ricadere la colpa sull'ex marito. Sono però emerse diverse contraddizioni e la figura di una donna che aveva una doppia vita. La madre dei due gemellini è accusata di duplice assassinio. Il dibattimento continuerà martedì prossimo con la requisitoria dell'accusa e l'arringa della difesa, mentre la sentenza è attesa per venerdì 26 marzo. I due gemelli - un bambino e una bambina - furono soffocati nel sonno con un cuscino la notte dell'antivigilia di Natale del 2007.

In base all'atto d'accusa, dopo aver soffocato i figlioletti, la madre aprì la finestra della loro camera e gettò vestiti e vari oggetti per terra per far pensare ad una rapina. Gli inquirenti sospettarono in un primo tempo anche dell'ex marito. L'uomo - che nel frattempo ha divorziato - fu arrestato assieme alla moglie il giorno del delitto, ma è stato liberato dopo tre mesi di detenzione preventiva e scagionato da ogni accusa.

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