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SVIZZERAMinareti: è ricorso a Strasburgo

15.12.09 - 21:35
La richiesta di dichiarare il risultato delle urne incompatibile con la Convenzione europea dei diritti umani è stata inoltrata da Hafid Ouardiri, ex portavoce della moschea di Ginevra
Keystone Salvatore DiNolfi
Minareti: è ricorso a Strasburgo
La richiesta di dichiarare il risultato delle urne incompatibile con la Convenzione europea dei diritti umani è stata inoltrata da Hafid Ouardiri, ex portavoce della moschea di Ginevra

GINEVRA - Hafid Ouardiri, ex portavoce della moschea di Ginevra, ha presentato oggi un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo contro il divieto elvetico dei minareti: egli chiede al tribunale di Strasburgo di dichiarare il provvedimento approvato lo scorso 29 novembre dal popolo svizzero incompatibile con la Convenzione europea dei diritti umani.

Lettera al Consiglio federale - Ouardiri ha anche inviato una lettera al Consiglio federale e a tutti i paesi membri del Consiglio d'Europa, ha indicato all'ATS Pierre de Preux, presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Ginevra, confermando una notizia pubblicata sul sito internet della Televisione romanda (TSR). De Preux è uno dei cinque legali - due svizzeri, due francesi e un belga - che rappresentano il ricorrente.

Libertà di pensioero, coscienza e religione - Hafid Ouardiri è l'ex portavoce della moschea situata nel quartiere ginevrino del Petit-Saconnex. Musulmano praticante di nazionalità francese, vive a Ginevra da 30 anni. Nel suo ricorso a Strasburgo - indica il sito della TSR - egli richiama l'articolo 9 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che garantisce la libertà di pensiero, coscienza e religione, l'articolo 14, che vieta la discriminazione, e all'articolo 13, che recita: "Ogni persona i cui diritti e le cui libertà riconosciuti nella presente Convenzione siano stati violati, ha diritto a un ricorso effettivo davanti a un'istanza nazionale, anche quando la violazione sia stata commessa da persone agenti nell'esercizio delle loro funzioni ufficiali".

Complicazioni giuridiche - De Preux ammette che sussistono "problemi di ricevibilità" per il ricorso, come già ha rilevato il presidente della Corte europea, Jean-Paul Costa, che ha definito il caso "complicato sul piano giuridico". Prima di potersi rivolgere alla corte di Strasburgo, un ricorrente dovrebbe aver dapprima esaurito tutte le vie di ricorso nel suo paese. Tuttavia, "non è possibile rivolgersi al tribunale federale contro il risultato di un voto popolare", aveva spiegato Costa all'inizio di dicembre davanti a un gruppo di giornalisti a Bruxelles.

Soluzioni giuridiche - Secondo de Preux, questi problemi possono essere risolti dalla giurisprudenza della stessa corte europea. Questa è infatti già entrata in materia in casi in cui il risultato del ricorso era talmente prevedibile da diventare certo, ha detto l'avvocato ginevrino all'ATS.

Scarse possibilità di successo - Lo svizzero Stefan Trechsel, professore di diritto penale, pensa che le possibilità di successo del ricorso sono scarse. Seguendo l'argomento di Costa, l'ex presidente della Commissione europea dei diritti dell'uomo e attuale giudice al Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia all'Aja (Tpi) ha detto al telegiornale della televisione svizzero tedesca (SF) che il ricorrente non è direttamente toccato da un divieto di costruzione dei minareti. Secondo il giurista inoltre prima di approdare a Strasburgo dovrebbero essere esaurite tutte le istanze in Svizzera, fino al Tribunale federale (TF).

Consiglio federale in attesa - Il Consiglio federale aspetta una eventuale sentenza di Strasburgo per valutare concretamente la situazione. La ministra di giustizia Eveline Widmer-Schlumpf ha dichiarato durante la recente sessione del Consiglio nazionale che è fuori discussione una denuncia della Convenzione europea dei diritti umani. La consigliera federale ha precisato che non si può neppure avanzare una riserva alla sua applicazione, perché un passo del genere è possibile soltanto al momento della firma o della ratifica del testo.

 

ats


Foto apertura: Keystone Salvatore DiNolfi

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