Piangono sempre di più i negozianti della capitale. Gli affari continuano a girare male. Intanto le autorità si giocano la carta Alptransit. Basterà? Il video con le voci raccolte nel centro
BELLINZONA – «A volte è frustrante. In settimana ci sono giorni in cui entrano al massimo due clienti». Lo sfogo è di una negoziante del cuore di Bellinzona, dove la situazione dei commerci sembra sempre più critica. Dopo le chiusure che hanno contraddistinto gli ultimi anni, la situazione non è migliorata. Affitti alti e pochi clienti creano grosse difficoltà. «La cifra d’affari si riduce sempre di più – sostiene un altro commerciante – in alcuni mesi riusciamo a malapena a coprire le spese».
Identità familiare – «Il problema persiste, è innegabile – ammette Mauro Minotti, capo del Dicastero dell’economia – la gente preferisce comprare nei supermercati, oppure online». «I negozi di abbigliamento e quelli di elettronica sono i più penalizzati dal web – aggiunge Ottaviano Torriani, presidente della Società commercianti Bellinzona – ma il fatto è che molti commerci hanno perso l’identità familiare che c’era una volta. Non è dunque più così facile portare gente nel nucleo. Ci sono anche difficoltà oggettive di parcheggio e nell’accedere al centro. Da anni».
Il tunnel della speranza – Intanto spunta una proposta politica: pagare una parte delle indennità dei consiglieri comunali in buoni acquisto spendibili unicamente presso commerci con sede giuridica in loco. Allo stesso tempo, il Municipio pensa al turismo e gioca la carta Alptransit, invitando le autorità lucernesi per fare loro capire come col nuovo tunnel ora la città ticinese si trovi solo a un’ora e un quarto di treno.
Il mercato del sabato – «Alptransit rappresenta una risorsa per noi – sostiene Minotti – le cifre ci dicono che nel weekend aumenta l’affluenza di turisti e di clienti nei negozi del centro. Vogliamo insistere in questa direzione». «Bisogna poi – precisa Torriani – incrementare la collaborazione con i commercianti di Giubiasco. Non tutto è da buttare. Il mercato del sabato, ad esempio, funziona ancora molto bene».
Castelli sempre gettonati – E il mercato del sabato, unitamente alle visite ai castelli, è tra i punti di forza promossi dall'Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino. «Lo scorso anno – illustra la presidente Flavia Marone – i castelli sono stati visitati da cinquantamila persone. Ci sono dunque le basi, anche numeriche, per fare rivivere anche i commerci del centro storico. Abbiamo anche voluto portare il mercato bellinzonese in trasferta, a Lucerna. Operazione che si ripeterà a settembre. Noi sosteniamo e appoggiamo eventi di vario genere. Ma possiamo arrivare fino a un certo punto».
Prodotti locali – Il resto lo dovrebbero fare le autorità cittadine e gli stessi commercianti. «Si sta pensando a un’esenzione del pagamento dei posteggi durante la pausa di mezzogiorno – ricorda Minotti – trovo, tuttavia, che i commercianti dovrebbero diversificare maggiormente l’offerta. E puntare più sulle cose particolari, sui prodotti locali, sulle nicchie di mercato ricercate dai visitatori».