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Lo stabile principale dell'ospedale cantonale di Ginevra è stato virtualmente distrutto ieri sera. Ma si tratta di una campagna di sensibilizzazione
GINEVRA - Una quarantina di morti, pazienti bruciati vivi nei loro letti e, un anno dopo, un milione di persone senza cure mediche. Il bombardamento di un ospedale afghano nella notte del 3 ottobre 2015 ha ispirato l’organizzazione di Medici senza frontiere. Lo “spettacolo” resterà visibile ancora per una settimana sulla facciata principale dell’Ospedale cantonale di Ginevra.
L’evento, intitolato #NotATarget, vuole mettere in evidenza le continue aggressioni contro gli ospedali nelle zone di conflitti, e più in generale, l’aiuto umanitario.
«Questi attacchi non devono essere considerati come normali o giustificabili» ha dichiarato Medici senza frontiere. L’esposizione verrà poi sostituita da una campagna itinerante, che raggiungerà i grandi centri ospedalieri della Svizzera.
