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CONFINETruffa dei profumi, Rolls Royce sequestrata e società in Svizzera

06.06.12 - 11:27
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Truffa dei profumi, Rolls Royce sequestrata e società in Svizzera

COMO - C’è anche una Rolls Royce tra i beni sequestrati questa mattina dalla Guardia di Finanza di Como, nell’ambito di una truffa nel settore della profumeria, che vede coinvolte anche società in Svizzera.

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Como sta dando esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere e una ai domiciliari, ed al sequestro di numerosi beni mobili e immobili per un valore di oltre 32 milioni di euro.
La truffa riguarda una appropriazione indebita ai danni dell’azienda nazionale leader nel settore della profumeria.
I sequestri, disposti riguardano 21 tra conti correnti bancari e cassette di sicurezza, 16 tra immobili e terreni dislocati in cinque province (Varese, Livorno, Bologna, Lucca, Messina), tra cui una villa del valore di 5 milioni di euro con piscina e bosco privato, 4 autoveicoli tra cui una Rolls Royce e partecipazioni societarie in 3 aziende.

Secondo quanto affermato nei provvedimenti emessi dal giudice, l’attività svolta ha consentito alle Fiamme Gialle di ricostruire un complesso meccanismo fraudolento posto in essere, nel periodo 2005-2009, dal vecchio top management, con l’appoggio dei soci di maggioranza, di una famosa azienda italiana, nonché dai due amministratori di una nota società comasca produttrice di articoli di profumeria, fallita nell’aprile del 2009 con un’esposizione passiva per oltre 14 milioni di euro. Il meccanismo avrebbe permesso, grazie a sofisticati artifici contabili e finanziari, anche tramite la costituzione di imprese “esterovestite”, esistenti, cioè, solo sulla carta fuori dal territorio nazionale, ma in realtà fiscalmente residenti in Italia, o situate nei cosiddetti paradisi fiscali, di depauperare il patrimonio della fallita, permettendo, parallelamente, un illecito arricchimento dei responsabili della frode, la quale avrebbe causato, inoltre, un danno all’erario in termini fiscali, per una base imponibile sottratta a tassazione pari a 27 milioni di euro.

Le società complessivamente coinvolte sono 14, di cui 8 estere (Portogallo, Germania, USA, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti) e le altre dislocate sul territorio nazionale (Lombardia e Emilia Romagna).

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