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"L'hanno colpita in faccia e sapevano esattamente chi fosse. Non ha riportato ferite serie: ha solo la parte destra del viso molto arrossata", ha specificato il suo avvocato, Mac Nehoray
LOS ANGELES - Il basket NBA è in fervente attesa sia per l'inizio delle finali per il titolo, come lo scorso anno, tra Miami Heat e San Antonio Spurs ma anche per il draft delle nuove leve.
Eppure lo scandalo razzismo che ha coinvolto il patron dei Los Angeles Clippers, Donald Sterling non accenna a diminuire. Anzi c'è da registrare l'aggressione subita a New York da V. Stiviano, la giovane compagna, o ex tale, di Sterling dalle cui intercettazioni telefoniche è venuto fuori tutto il polverone. La giovane donna uscendo da un hotel nel Meatpacking District, uno dei quartieri più trendy della Grande Mela, è stata aggredita con calci e pugni da due uomini che l'hanno seguita gridandole anche insulti razzisti mentre era con la sorella e con amici all'uscita del ristorante del Gansevoort Hotel.
"L’hanno colpita in faccia e sapevano esattamente chi fosse. Non ha riportato ferite serie: ha solo la parte destra del viso molto arrossata", ha specificato il suo avvocato, Mac Nehoray. Alla base dell'aggressione, secondo i media Usa, forse una vendetta per il caso fatto scoppiare oppure un video datato 2010 pubblicato dal sito di gossip Tmz nel quale la Stiviano dice degli afro-americani: "Non capisco i neri, dai loro un po' di soldi e non sanno cosa farci". (itm)
