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CANTONECase anziani senza contratto collettivo di lavoro, Ay: "Decisione ignobile"

29.09.13 - 10:01
Per il Partito comunista è una decisione "estremamente grave quella" di disdire il contratto collettivo di lavoro nelle case anziani di Mendrisio, Novazzano, Stabio e Malcantone
Ti Press
Case anziani senza contratto collettivo di lavoro, Ay: "Decisione ignobile"
Per il Partito comunista è una decisione "estremamente grave quella" di disdire il contratto collettivo di lavoro nelle case anziani di Mendrisio, Novazzano, Stabio e Malcantone

LUGANO - Il Partito Comunista considera estremamente grave la decisione delle case anziani di Mendrisio, Novazzano, Stabio e Malcantone di disdire il contratto collettivo di lavoro (ROCA) per la fine dell'anno senza nemmeno un prolungamento per favorire la negoziazione con i sindacati. "E' una provocazione che giustifica in modo inequivocabile la più dura delle risposte da parte dei lavoratori" commenta Massimiliano Ay, segretario del Partito Comunista.

Pur essendo consapevole delle restrizioni cui il settore delle case anziani è sottoposto da anni, il Partito comunista non ritiene che una casa anziani debba essere "gestita secondo criteri aziendali di redditività, come invece avviene sempre di più".

Il Contratto collettivo di lavoro, fanno notare i comunisti, rappresenta "il minimo che ci si può aspettare in un paese socialmente responsabile".
"I vertici delle case anziani, naturalmente appoggiati dalla destra politica - denuncia Massimiliano Ay - hanno stabilito con questa decisione ignobile di peggiorare le condizioni di lavoro dei lavoratori, oltretutto in un periodo già non dei più rosei. Infatti non solo sarà impedito l'aumento dell'indennità notturna e festiva (lasciandola invariata la prima a neanche Fr. 6.- all'ora, e la seconda a soli Fr. 5.-), ma non sarà nemmeno più garantita la tutela dal licenziamento senza giusta causa".

Nel comunicato stampa diramato dal partito viene annunciato che i comunisti, attivi e non nelle casse anziani, fra cui alcuni giovani civilisti (obiettori al servizio militare), sono pronti ad agire con i sindacati e a sostenere lo sciopero. Il partito attende inoltre anche un intervento drastico del governo "che di fronte a questi conflitti sociali ha l'abitudine di guardare da un'altra parte".


 

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