Secondo il movimento la riforma «rappresenta un peggioramento per i futuri pensionati e non apporta alcun miglioramento a qeulli attuali»
BELLINZONA - La riforma del sistema pensionistico è stata votata ieri dai due rami del Parlamento, ma il raggiunto accordo non ha di fatto accontentato tutti. L’MPS intende pertanto creare un comitato referendario contro Previdenza Vecchiaia 2020.
«Noi riteniamo che la riforma nel suo complesso non possa essere accolta». L’MPS sostiene che essa rappresenti un peggioramento per i futuri pensionati e non apporti alcun miglioramento agli attuali 2,5 milioni in età AVS.
«I peggioramenti che noi contestiamo - comunica l’MPS per mezzo di Giuseppe Sergi - sono noti: la diminuzione delle rendite LPP attraverso la diminuzione del tasso di conversione dal 6,8% al 6% e l’aumento dell’età AVS per le donne da 64 a 65 anni». «Per queste e altre ragioni - conclude - riteniamo che un referendum vada lanciato (nella forma che esso potrà assumere per contestare l’impianto complessivo della riforma)».