I famigliari di Devis Frigerio sulla riapertura del caso: «Chiederemo un nuovo procuratore e un nuovo perito»
LUGANO. «Ora s'indaghi per davvero». La madre di Devis Frigerio, il 36enne trovato morto in un wc nei pressi del padiglione Conza a Lugano due anni fa, commenta così la decisione della Corte dei reclami penali di riaprire l'inchiesta sul decesso. Il caso, sollevato a febbraio da tio.ch/20minuti, richiede «delle verifiche più approfondite» per il giudice Mauro Mini.
Ai famigliari chiediamo: siete soddisfatti?
«Soddisfatti è dire troppo. La morte di Devis non è stato un incidente. È stato ucciso. Lo diciamo da mesi, e nessuno ci aveva mai ascoltato. Nemmeno gli avvocati. Abbiamo dovuto fare noi il lavoro degli investigatori. È scandaloso. E non fosse stato per il vostro articolo...».
Ora avete 30 giorni per presentare osservazioni al giudice. Cosa farete?
«Chiederemo che l'inchiesta sia affidata a un nuovo procuratore e a un nuovo perito. Finora si è cercato solo di insabbiare tutto. Siamo stufi. Ci sentiamo presi in giro. L'ultima: il dossier di parte da noi inviato alla Procura con indizi e documenti (lo stesso pubblicato in parte da queste pagine a febbraio, ndr.) non è mai arrivato agli inquirenti».
Come mai?
«È quello che ci chiediamo anche noi. Abbiamo consegnato tutto all'avvocato, con tanto di timbri. Ma nulla è stato trasmesso alla Procura. Qualcuno evidentemente non ha fatto il suo lavoro».