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LUGANOMinacce al telefono, l'imam di Lugano: "Sono teste calde"

12.01.15 - 06:10
Insulti via sms e telefonate intimidatorie ad esponenti della Lega dei Musulmani in Ticino
Minacce al telefono, l'imam di Lugano: "Sono teste calde"
Insulti via sms e telefonate intimidatorie ad esponenti della Lega dei Musulmani in Ticino

LUGANO - Telefonate intimidatorie, sms contenenti insulti razzisti e "frasi offensive nei confronti dell'Islam". Dopo gli attentati di Parigi, l'ombra dell'islamofobia si allunga fino al Ticino: come riferito oggi da 20 minuti, non sono mancati episodi di minacce (solo telefoniche, ci risulta) rivolte ad esponenti della Lega dei Musulmani in Ticino. Si tratta di "teste calde" per l'imam di Lugano Samir Radouan Jelassi, uno dei destinatari delle telefonate susseguitesi negli ultimi giorni: "Non vogliamo fare generalizzazioni e non vogliamo subirne a nostra volta: invitiamo tutti a non confondere l'Islam con l'estremismo e il terrorismo, che la comunità musulmana condanna fermamente". Se gli episodi intimidatori non dovessero cessare, tuttavia, si profilano azioni legali.

"Stiamo considerando di sporgere denuncia al Ministero Pubblico" spiega l'imam: "È giusto che le autorità intervengano in casi simili, anche se la nostra intenzione è di non gettare benzina sul fuoco in un momento così delicato. Siamo uniti attorno alle vittime di questa tragedia e nella condanna del terrorismo, che è un crimine contro l'Islam in quanto religione di pace, ma siamo anche contro la strumentalizzazione di questa tragedia, che non fa che alimentare sentimenti e comportamenti islamofobi".

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