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CANTONEInchiesta "Muscle car": sette rinvii a giudizio

29.10.14 - 11:43
I reati principali ipotizzati nei loro confronti sono quelli di ricettazione per mestiere, truffa, appropriazione indebita, falsità in documenti e falsità in certificati
Inchiesta "Muscle car": sette rinvii a giudizio
I reati principali ipotizzati nei loro confronti sono quelli di ricettazione per mestiere, truffa, appropriazione indebita, falsità in documenti e falsità in certificati

BELLINZONA - Nell'ambito dell'inchiesta denominata "Muscle car", la Procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti ha rinviato a giudizio dinnanzi alle Assise Criminali sette persone. A comunicarlo è il Ministero Pubblico.

Si tratta di un 48enne commerciante di vetture svizzero domiciliato nel Luganese, di un 41enne venditore di automobili svizzero domiciliato nel Bellinzonese, di un 38enne commerciante siriano residente in provincia di Como, di un 40enne commerciante italiano residente in provincia di Como; di un 41enne commerciante italiano residente in provincia di Varese, di un 39enne cittadino italiano residente in provincia di Como e di un 37enne agente di sicurezza italiano residente in provincia di Varese.

I reati principali ipotizzati nei loro confronti sono quelli di ricettazione per mestiere, truffa, appropriazione indebita, falsità in documenti e falsità in certificati. Tutti gli imputati sono coinvolti, con varie responsabilità, nel traffico di autovetture.

Le ipotesi son o quelle dell'esistenza di un'organizzazione dedita alla ricettazione di vetture oggetto di reato patrimoniale all'estero (l'inchiesta ha permesso di identificare circa una sessantina di auto), che venivano importate e collaudate in Svizzera mediante documentazione falsa creata a tal fine e che venivano poi immesse nuovamente sul mercato per il tramite di rivenditori compiacenti e vendute a clienti ignari, che provvedevano ad immatricolarle in Svizzera.

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