Il progetto residenziale è stato bocciato dal Tribunale cantonale amministrativo
LUGANO - La Residenza Borgo degli ulivi a Gandria non s’ha da fare. Lo ha stabilito il Tribunale cantonale amministrativo (TRAM), respingendo il ricorso inoltrato dai promotori del progetto edilizio che prevede la realizzazione di un complesso con tredici appartamenti e un'autorimessa sotterranea all’ingresso del nucleo di Gandria.
La prima bocciatura era giunta nel 2014, quando il Municipio di Lugano aveva negato la licenza edilizia (decisione poi confermata anche dal Consiglio di Stato). All’epoca non erano infatti mancate le opposizioni alla domanda di costruzione. Tra queste c’era pure quella dell’Associazione Viva Gandria, che ora attraverso il proprio sito dà notizia della sentenza del TRAM.
Anche la decisione del TRAM traccia una valutazione estetica negativa del progetto. «Gli edifici progettati si distanziano sotto vari profili dalla tipologia delle costruzioni presenti nel nucleo di Gandria, tanto da risultare un corpo estraneo rispetto al contesto esistente» si legge nella sentenza.
Non è comunque ancora detta l’ultima parola, in quanto ora i promotori hanno la possibilità di rivolgersi al Tribunale federale.