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CANTONEDialisi transfrontaliera, un progetto per cure su misura

12.10.15 - 10:17
Dialisi transfrontaliera, un progetto per cure su misura

LUGANO - Mercoledì 14 ottobre, in occasione di un simposio che si terrà all'Ospedale Civico di Lugano, saranno presentati i risultati intermedi dello studio per la definizione di protocolli clinici ottimizzati e condivisi tra vari attori sanitari nel trattamento dell'insufficienza renale.

Il progetto è stato sviluppato congiuntamente dal Politecnico di Milano (che ha diretto i lavori), dall'Ospedale Regionale di Lugano e da partner sanitari di Como, Lecco e Varese. Lo studio, spiega l'Ente Ospedaliero Cantonale, è finalizzato allo sviluppo e all’implementazione di un programma informatizzato capace di offrire una terapia dialitica personalizzata e meglio sopportata dai pazienti. 

In Ticino, oggi, circa 250 persone seguono un trattamento. I nuovi casi ogni anno sono 50. In Lombardia, i pazienti in dialisi sono oltre 7'000 e si registrano 1'700 nuovi casi all’anno. Le peculiarità che caratterizzano i diversi centri di dialisi e le diverse possibilità di trattamento rendono difficile la mobilità dei pazienti sul territorio, in particolare nelle regioni di confine fra Svizzera e Italia. Il progetto DialysIS mira dunque a garantire la continuità territoriale e transfrontaliera della cura, assicurando nel contempo al paziente una terapia dialitica personalizzata e di alta qualità.

Il progetto (costato poco più di un milione di euro) implica lo sviluppo di una piattaforma unica di gestione dei dati per la verifica e l’aggiornamento on-line dei protocolli clinici ottimizzati sviluppati dagli attori sanitari dei due paesi nella fascia di confine. Avviato nel giugno 2013, finanziato nell’ambito della cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera e cofinanziato dall’Unione europea, il progetto terminerà alla fine di questo mese.

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