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Attualità"Vogliamo un salto di qualità per il Museo cantonale di storia naturale"

09.10.15 - 07:46
"Vogliamo un salto di qualità per il Museo cantonale di storia naturale"

LUGANO - La Società ticinese di scienze naturali (STSN) segue con particolare attenzione l’abbandono del progetto di Museo del territorio e le discussioni relative alla necessità di trasferire il Museo cantonale di storia naturale (MCSN) in una nuova sede.

"La progettazione del nuovo MCSN - commenta in una nota stampa odierna - si inserisce in un contesto di importanti cambiamenti per tutto il Ticino. Il consolidamento di nuovi agglomerati urbani sta modificando i rapporti tra Cantone e comuni-polo (Mendrisio, Lugano, Bellinzona e Locarno); l’apertura di Alptransit cambierà a breve in modo sostanziale la mobilità sull’intero territorio; due nuovi Parchi nazionali potrebbero venire istituiti a breve in Ticino; la Facoltà di scienze biomediche sta diventando realtà, e si aggiungerà ad una realtà accademica sempre più consolidata in Ticino (con l’IRB e le facoltà dell’USI, la SUPSI, il Centro svizzero di calcolo scientifico dell’ETHZ, ecc.); l’apertura del LAC (dove per altro è confluito il Museo cantonale d’arte) sta ridisegnando l’intera politica culturale del Cantone".

Il MCSN si è frattanto affermato sul piano cantonale e nazionale quale centro di competenza sulla natura del Ticino al servizio di una vasta cerchia di utenza. Il suo ruolo è oggi chiaramente definito dal mandato che il Legislatore ha voluto ancorare nella Legge cantonale sulla protezione della natura del 2001 che ne sancisce al contempo la sua doppia anima di “istituto” e di “museo” (nel senso più comune del termine).

Da un lato, una forte componente scientifica con compiti di ricerca, documentazione, formazione e prestazioni a terzi; dall’altro, una componente divulgativa articolata con attività espositive, manifestazioni, attività didattiche, conferenze, pubblicazioni e presenza nei media.

Alla luce di quanto sopra la STSN chiede al lodevole Consiglio di Stato:
- che venga elaborato un concetto di nuovo museo in grado di rispondere al meglio all’odierna missione e all’importante ruolo giocato nel panorama scientifico e culturale del Cantone e della Confederazione;
- che anche in futuro una struttura di tale portata possa continuare a essere localizzata in una posizione facilmente raggiungibile dai visitatori, anche con i mezzi di trasporto pubblici. In questo senso, Lugano o altri centri urbani del Cantone presentano i migliori presupposti.
- che la nuova sede adempia alle necessità logistiche, strutturali e funzionali di un moderno museo di scienze naturali, in particolare per quanto concerne l’impianto museografico, le collezioni e le possibilità di fruizione da parte dell’utenza;
- che, per motivi funzionali e di sostenibilità finanziaria, ci si orienti in larga misura sull’edificazione di un nuovo edificio (in particolare per il padiglione espositivo), anziché sul riutilizzo di vecchie costruzioni concepite per tutt’altri scopi;
- che la scelta dell’ubicazione sia tale da non precluderne futuri ampliamenti.

Infine, la STSN si augura che la necessità di trovare una nuova sede al MCSN possa rappresentare una grande opportunità per far compiere all’istituzione un ulteriore salto di qualità verso una struttura museale innovativa e altamente qualificante: "un 'istituto e museo di scienze naturali' in grado di profilarsi ulteriormente sul piano nazionale della ricerca e della mediazione culturale. A 160 anni dalle origini e 200 dalla nascita di Luigi Lavizzari, sarebbe questo il migliore riconoscimento per il lavoro svolto da chi ci ha preceduto nella costruzione del paese".

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