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STABIOFlash mob di 200 persone per la difesa del territorio

01.03.15 - 12:56
Manifestazione contro l'asfalto e le scelte pianificatorie del cemento
Tipress
Flash mob di 200 persone per la difesa del territorio
Manifestazione contro l'asfalto e le scelte pianificatorie del cemento

STABIO - 200 persone hanno preso parte al flashmob per la difesa del territorio e contro l'asfalto senza motivo di una delle ultime strade di campagna. Questa mattina si é infatti tenuta 'iniziativa a partire dalle 11:00 a Stabio. Tutto nasce dalla constatazione che la chiesetta di Santa Margherita a Stabio sta facendo la stessa fine della chiesetta di San Martino, che in mezzo alla zona industriale di Mendrisio sembra quasi un fantasma.

Un pubblico rigorosamente trasversale (tra le tantissime persone libere da etichette, c’erano liberali, verdi, socialisti, popolari democratici, sindacalisti) che ha voluto denunciare il degrado del territorio e del lavoro. Donne, uomini, bambini in bicicletta, bimbi in carrozzelle spinte da nonni e genitori, candidati e candidate al Consiglio di Stato e in Gran Consiglio: tutti, uniti da un comune sentire, hanno voluto testimoniare con la loro presenza il desiderio di un cambiamento di rotta. E riuniti nella piazza di giro in una giornata di sole, i partecipanti e le partecipanti hanno alzato al cielo un volantino con una margherita su sfondo verde.

Simulacri contemporanei delle contraddizioni pianificatorie del recente passato e del presente, la chiesetta di Santa Margherita a Stabio (ormai circondata dal cemento) e la chiesetta di San Martino, che in mezzo alla zona industriale di Mendrisio *fa una grandissima tristezza", dicono gli organizzatori. "Questi segni del sacro in terra profana, sono entrambi casi emblematici di come sono andate le cose in molte parti del Mendrisiotto e del Cantone. Le zone industriali di Stabio e Mendrisio non sono solo il riflesso di scelte pianificatorie discutibili, ma rispecchiano anche il profondo degrado del lavoro, dove i diritti di lavoratori e lavoratrici vengono asfaltati da ogni forma di deregolamentazione. Due esempi su tutti: la MES a Stabio e la Exten a Mendrisio".

La situazione è talmente degenerata che alcuni comuni, come quello di Stabio, hanno sul loro territorio più salariati (spesso sfruttati) che cittadini. Non c’è dunque da stupirsi se il Mendrisiotto si sia trasformato in una zona franca dove si muove anche un’economia parallela. La manifestazione di domenica rappresenta un primo segnale tangibile di una nuova consapevolezza sul territorio: non più solo preziosa risorsa ambientale, ma suolo su cui accogliere con rispetto e cognizione di causa realtà economiche ad alto valore aggiunto, e non capannoni in cui sfruttare liberamente la manodopera.

 

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