E lui conferma l'intenzione di condurre in Ticino una società di informatica
LUGANO - Raffaele Sollecito conferma di essere intenzionato ad installarsi in Ticino per avviare una società di informatica, peraltro già registrata al FUCS, almeno queste erano le intenzioni del 29enne accusato dell'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, prima della sentenza di Cassazione giunta due giorni fa e che dispone la ripetizione del processo.
Sollecito ha già ottenuto il permesso B, come riferisce oggi il CdT. La conferma arriva dal capo della Sezione della popolazione, Attilio Cometta. Per ora la sentenza della Corte di Cassazione non cambia nulla, in quanto per Sollecito al momento non c'è nessuna condanna penale cresciuta in giudicato.
L'unico impedimento al trasferimento in Ticino potrebbe arrivare dalla giustizia italiana che potrebbe richiedere uno spostamento limitato del ragazzo, per ragioni cautelari. In questo caso, se Sollecito non potesse risiedere per un minimo di 6 mesi in Svizzera, il permesso B potrebbe essere revocato.