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BERNASwissaid: gli agrocarburanti aggravano la fame nel mondo

10.02.09 - 18:24
Swissaid: gli agrocarburanti aggravano la fame nel mondo
BERNA - Swissaid chiede la sospensione delle importazioni di agrocarburanti in Svizzera. In una conferenza stampa a Berna, l'organizzazione di cooperazione allo sviluppo ha ricordato oggi come occorrano 200 chili di mais per riempire il serbatoio di un'auto con bioetanolo, una quantità che permetterebbe di sfamare una persona durante un intero anno.

"In Colombia, non si contano gli agricoltori che sono stati scacciati dalle loro terre per consentire la piantagione di palme per la produzione di olio", ha detto la direttrice di Swissaid Caroline Morel in occasione del lancio della campagna annuale sul tema degli agrocarburanti. Secondo Morel, è "inaccettabile" che delle superfici agricole nei Paesi del Sud - dove centinaia di milioni di persone soffrono di fame - siano destinate alla produzione di agrocarburanti.

Dal canto suo, l'agronomo indiano Devinder Sharma ha testimoniato della situazione vissuta nel suo paese, spiegando come undici milioni di ettari di terra siano già destinati alla produzione di biocarburante a base di olio di Jatropa, una pianta tropicale che riesce a crescere in terreni semi-aridi e in presenza di scarse precipitazioni. Ciò aggrava in modo drammatico la precarietà delle popolazioni più marginalizzate.

Nell'ottobre scorso, il presidente di Swissaid e consigliere nazionale Paul Rechsteiner (PS/BS) aveva lanciato un'iniziativa parlamentare che chiede proprio una moratoria di cinque anni sulle importazioni di agrocarburanti, ottenendo l'appoggio di 104 deputati. "Dobbiamo investire nelle energie rinnovabili, gli agrocarburanti non fanno che creare nuovi problemi. La cosa migliore sarebbe rinunciarvi", aveva sostenuto Rechsteiner.



ATS
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