Cerca e trova immobili

SVIZZERAProtezione delle prostitute attraverso aiuti finanziari

18.11.15 - 13:23
Dal primo gennaio la Confederazione disporrà dei mezzi legali per finanziare progetti di prevenzione della violenza
Ti-Press
Protezione delle prostitute attraverso aiuti finanziari
Dal primo gennaio la Confederazione disporrà dei mezzi legali per finanziare progetti di prevenzione della violenza

BERNA - Dal prossimo primo gennaio, la strategia federale di protezione delle prostitute subirà un mutamento sensibile. Scomparirà, come già noto, lo statuto di artista di cabaret, ma contemporaneamente la Confederazione disporrà dei mezzi legali per finanziare progetti di prevenzione della violenza. La relativa ordinanza è stata adottata oggi dal Consiglio federale.

Le donne che lavorano nell'industria del sesso sono particolarmente esposte al pericolo di diventare vittime di coercizione e di violenza oppure di sfruttamento del loro stato di bisogno, constata il governo nella documentazione pubblicata oggi.

L'ordinanza sulle misure di prevenzione delle infrazioni legate alla prostituzione (traduzione libera del titolo della norma, pubblicata solo in tedesco e francese), consentirà all'Ufficio federale di polizia (fedpol) di sostenere finanziariamente provvedimenti di organizzazioni pubbliche e private volti a prevenire la criminalità. La Confederazione non adotterà misure proprie.

Gli aiuti saranno ad esempio impiegati per sensibilizzare le prostitute in merito a possibili forme di criminalità e mostrare loro come proteggersi da tali reati e dove ottenere aiuto.

La prevenzione di atti penalmente rilevanti nel settore della prostituzione è di competenza dei Cantoni. Per evitare che un progetto dipenda in modo eccessivo dal finanziamento della Confederazione, la quota di partecipazione di quest'ultima non dovrà superare il 50% del budget della misura.

Annunciando un anno fa l'abolizione dello statuto di artista di cabaret dal primo gennaio 2016 (già soppresso in Ticino nel 2010), il Consiglio federale aveva promesso l'ordinanza adottata oggi.

Lo statuto di ballerine era stato istituito nel 1995 per proteggere le donne dallo sfruttamento. In pratica costituisce una deroga ai contingenti cui sono sottoposti i lavoratori provenienti da Paesi terzi poiché consente a ragazze senza qualifiche professionali specifiche di svolgere un'attività lucrativa per un massimo di otto mesi all'anno.

La proposta di abrogare lo statuto risale al 2010. L'Ufficio federale della migrazione (UFM, l'odierna Segreteria di Stato della migrazione/SEM) era giunto alla conclusione che questo statuto non aveva alcun effetto protettivo, anzi favoriva lo sfruttamento e la tratta di esseri umani. In seguito, varie indagini di polizia avevano dimostrato che la prostituzione era molto diffusa in questi locali.

Una consultazione sul progetto di abolizione aveva raccolto parecchi pareri negativi, tra i quali anche quelli della maggioranza delle organizzazioni attive nella protezione delle donne. Dall'indagine conoscitiva era però emersa, contemporaneamente, la necessità di proteggere maggiormente le donne in tutto il settore a luci rosse: il Consiglio federale ha dunque istituito uno speciale gruppo incaricato di studiare misure atte a questo scopo, gruppo che nel marzo 2014 ha formulato varie raccomandazioni, tra cui è stata mantenuta l'abolizione dello statuto di artista di cabaret. Tra le proposte vi sono quelle oggi integrate nella nuova ordinanza.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE